1ª categoria

Play EUR, Quaglieri non si nasconde: "Obiettivo primo posto"

Il centrocampista capitolino è sicuro: "Siamo partiti per vincente il campionato e sono sicuro che ce la possiamo fare"

Nell'intero panorama della Prima Categoria, la Play EUR, seconda in classifica nel girone F, è certamente una delle squadre più in forma. Il team di Luca Luzardi è reduce da una serie di otto vittorie e un pareggio. Una striscia che ha permesso alla compagine capitolina di tornare in corsa per la prima posizione, obiettivo che solo due mesi fa sembrava un miraggio. Il successo sul Città di Nettuno, e la concomitante sconfitta della capolista Campoverde, ha permesso alla Play EUR di portarsi a cinque lunghezze dalla prima della classe, con un finale di campionato ancora tutto da giocare. Tra i volti nuovi arrivati in estate alla Play EUR per puntare alla vittoria finale, c'è anche il centrocampista classe '84 Stefano Quaglieri, giocatore che in passato ha calcato palcoscenici più importanti (Guidonia in D, Cecchina e Fiumicino in Eccellenza) e che nel palmares può vantare una vittoria nel campionato di Promozione con il Fregene e due promozioni dalla Prima Categoria con Real Colosseum e Ostiantica, dove ha vinto anche la Coppa Lazio.


Stefano, 25 punti in nove gare. Siete la squadra più in forma. Come state vivendo questo momento?

“Abbiamo raggiunto la consapevolezza dei nostri mezzi, che ci rende più facile giocare le gare. Quando non arrivano i risultati diventa tutto più difficile, le vittorie invece ci hanno portato determinazione e fiducia in noi stessi. Anche gli avversari in campo lo sentono. La serie positiva ci ha fatto risalire in seconda posizione ed ora puntiamo al primo posto. Iniziano ora tutti gli scontri diretti che possono cambiare gli equilibri della classifica. Il nostro obiettivo stagionale era la vittoria e sono convinto che alla fine lo raggiungeremo”.


Cosa è cambiato con l'avvicendamento in panchina e l'arrivo di Luzardi al posto di Magrelli?

“Sono due tecnici molto diversi. Magrelli è più giovane e deve maturare ancora un po' di esperienza, ma ha tutte le carte in regola per diventare un ottimo allenatore. Bisogna anche ricordare che la squadra era completamente rinnovata e c'è stato bisogno di tempo per creare l'amalgama e trovare gli equilibri giusti in campo. Luzardi, invece, si vede subito che ha giocato per tanti anni in serie A. Abbiamo lavorato con precisione sulla difesa e sugli schemi ed è molto attento ad ogni dettaglio. Ci ha trasmesso il suo senso del lavoro e, superata qualche difficoltà iniziale, abbiamo cominciato a raccogliere i frutti del lavoro”.


A cercare il pelo nell'uovo, nelle ultime due gare avete sbagliato tantissimo sotto porta vincendo solo di misura.

“La gara contro il Città di Nettuno è stata una delle nostre migliori. E' vero che abbiamo fallito tanti gol, ma è anche vero che a volte è una questione di casualità. Domenica, ad esempio, abbiamo colpito anche 3 pali. L'aspetto importante è che non abbiamo concesso nulla ai nostri avversari in tutta la gara ed abbiamo continuato a giocare per tutti e 90'. Comunque la cattiveria sotto porta è l'aspetto dove possiamo migliorare ancora”.


Domenica c'è la sfida con l'Ar.Ce.Fo., che gara ti aspetti?

“Classifica alla mano è un match alla nostra portata, ma analizzando bene la situazione si nota che hanno raccolto molto tra le mura amiche. Questo ci deve far scendere in campo con grande attenzione e concentrazione e rispetto dei nostri avversari. Il nostro obiettivo rimangono i tre punti e la prima posizione in classifica”.


Il 24 aprile ci sarà lo scontro diretto con il Campoverde capolista. Si deciderà li il campionato?

“Penso che si deciderà tutto nell'ultima giornata. Siamo quattro squadre in pochi punti e gli scontri diretti possono ancora stravolgere tutto. Dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi e puntare a vincerle tutte come se fossero delle finali”.

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