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C'era una volta a Tuscania...la favola di una gara d'altri tempi

Tra Fulgur e Sorianese si è disputato un match in un clima e con una cornice di pubblico che dovrebbero essere all'ordine del giorno

17 Dicembre 2019

Le due squadre al momento dell'ingresso in campo

Le due squadre al momento dell'ingresso in campo

Le due squadre al momento dell'ingresso in campo

Fulgur Tuscania - Sorianese è stata davvero una sfida di altri tempi, per molti motivi differenti. Il primo aspetto è legato al pubblico: vedere più di 300 persone sugli spalti in Prima Categoria, ma anche in categorie superiori, all’interno del raccordo è una cosa pressoché impossibile. Questo va a sottolineare l’importanza ed il senso di appartenenza che si respira in ambienti di provincia, il tutto condito da un’aria di festa all’insegna dello sport, come dovrebbe essere ogni domenica. Un altro motivo, che si ricongiunge anche alle tifoserie, è il colpo d’occhio. In un bellissimo impianto a fare da cornice, che non sfigurerebbe neanche in Serie D, quello del Renato Fioravanti, abbiamo assistito ad un clima degno di palcoscenici decisamente più importanti; tanti i bambini a sventolare dei vessilli con grande entusiasmo, tante le donne presenti a tifare la propria squadra - una nastro rosa che sottolinea come il calcio non sia uno sport per soli uomini -. Poi, ancora, l’ingresso in campo, con i tanti ragazzi della scuola calcio ad accompagnare i giocatori sul manto erboso prima del fischio iniziale. E’ chiaro che la partita fosse molto sentita, le due squadre non si incontravano da ormai otto anni, e le ambizioni delle due ricordavano gli anni ‘90, quando disputavano l’Eccellenza puntando (e per la Sorianese sfiorando) la Serie D. Adesso siamo due categorie sotto è vero, ma in questi primi scampoli di stagione le due compagini dei presidenti Napoli e Porta stanno dimostrando di avere degli obiettivi chiari e sono quelli di tornare ai fasti di un tempo. Il clima di festa ed il grande rispetto tra le parti è stato quello che ci ha più colpito, ed il fatto che entrambe le compagini lo abbiano sottolineato tramite i propri canali ufficiali è solo l’ennesima riconferma. Le due crostate lasciate negli spogliatoi ospiti, la colazione offerta all’intervallo per tutto il pubblico presente, insomma cose che non capitano tutti i giorni in un mondo nel quale fanno più rumore le condotte violente contro i direttori di gara, gli insulti ai giocatori in campo, troppo spesso legati a motivi razziali, o i disordini sugli spalti che portano, ad esempio in Eccellenza, a dover dividere le tribune ed i tifosi. In breve, infine, passiamo al campo dove le due squadre si sono date battaglia senza esclusione di colpi, come è giusto che sia in un match di alta classifica, ma comunque sempre all’insegna della sportività, in una gara divertente specialmente nella ripresa che è finita con un pareggio più che onesto per quanto mostrato. I ragazzi ad essersi messi maggiormente in mostra sono stati probabilmente Scatena e Andreoli dal lato bianconero e Porta e Fratini tra i rossoblù. L’esterno offensivo ed il terzino di casa hanno impressionato chi per mole di azioni create, chi per grandi chiusure e discese dirompenti sulla fascia che culminavano con pericolosi cross a centro area. Il portiere classe ‘76 degli ospiti invece, oltre dei grandi interventi durante la sfida, ha parato un rigore a Provenzano prima del triplice fischio arbitrale, mentre Fratini è stato il più imprevedibile in zona offensiva e si è fatto valere in una gara nella quale bomber Mechilli è apparso piuttosto ingabbiato tra le strette maglie della difesa avversaria. In definitiva speriamo che le due squadre continuino ad essere protagoniste nel loro gruppo e che portino sempre così tanto entusiasmo negli stadi di domenica in domenica, ma soprattutto che una giornata così possa essere d’esempio per tutti, perchè il calcio è una passione sana e come tale andrebbe vissuta ogni weekend. 

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