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Il presidente del club lepino invoca maggior limpidezza di comunicazione da parte delle istituzioni sportive
06 Marzo 2021
Il presidente del Signia Alfredo Capaldo (Foto ©GazReg)
L'obiettivo del Signia era quello di riportare calcio ed entusiasmo in paese che aveva vissuto non molti anni fa grandi risultati, con la cittadina lepina che fronteggiò i grandi nomi del calcio laziale con il presidente Alfredo Capaldo che ha ripreso le redini della società. Come tante società di piccoli paesi, anche il Signia è essenzialmente un punto di ritrovo per giovani e meno giovani e la sua attività all'interno del circondario si è sviluppata principalmente sui più giovani, giocatori in prospettiva di quella prima squadra che ad oggi, ma in realtà da due stagioni, non può esprimersi in tutto il suo potenziale. Un rallentamento che sul progetto calcistico dei biancocelesti può pesare, ma dal quale il presidente sente il dovere di svincolarsi per continuare a rilanciare il calcio a Segni. "Quello che ci aspettiamo è avere notizie chiare su cosa dovremo fare. In questa situazione per una formazione di Seconda Categoria è molto più complicato tenere insieme il gruppo, perché ogni allenamento in questo contesto è finalizzato alla partita e alla disputa del campionato". L'intervista integrale esclusiva ad Alfredo Capaldo sarà disponibile sull'edizione di Gazzetta Regionale in edicola da lunedì 8 marzo, acquistabile anche tramite la nostra edicola digitale
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