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Il difensore gialloverde, da anni baluardo del club, punta il Valle Martella in vista dello scontro diretto
11 Febbraio 2022
Benedetto Pomponi, storico difensore dell'Atletico (Foto ©GazReg)
È giunto il momento della verità per l’Atletico Lariano. Capolista del girone (a pari merito con il Valle Martella), i gialloverdi metteranno in palio la vetta della classifica nelle prossime settimane. Per consolidarla, o per cederla a qualcun altro. 3 vittorie di fila per i ragazzi di Cavola nel finale di 2021. In totale, 8 successi, un pareggio (all’esordio con il Colonna) ed un ko (4 turni fa in casa con lo Sporting San Cesareo). 22 gol fatti, 6 subiti. Numeri importanti, per una squadra che tra febbraio e marzo si giocherà tanto, con una serie di scontri al vertice. A partire da quello di domenica proprio sul campo del Valle Martella. I gialloblù hanno gli stessi punti ed il vanto di essere gli unici imbattuti del campionato e la miglior difesa tra i 9 gironi laziali di Prima Categoria. A questa partita, la squadra di Cavola arriva dopo quasi 2 mesi di inattività. "Sarebbe stato ideale ripartire domenica scorsa – ha commentato Benedetto Pomponi, difensore dell’Atletico Lariano - perché avremmo giocato in casa e riassaporato il campo, ritrovando il ritmo e l’attenzione che solo una partita ufficiale può dare. Sarebbe stato importante perché gli altri hanno già 90’ nelle gambe. Noi avremo qualche difficoltà in più, ci avrebbe permesso di arrivare al big match in maniera diversa. Ma non è un alibi: la concentrazione resta alta e l’obiettivo è sempre lo stesso. Valle Martella? Giocare contro la miglior difesa è uno stimolo ulteriore. Se si prendono pochi gol vuol dire che c’è del lavoro dietro, non è mai un caso. E’ una formazione attrezzata ed equilibrata, non solo per l’aspetto difensivo ma anche quello offensivo. Ci aspettiamo una partita difficile. Cercheremo di pensare non tanto all’avversario, quanto a quello che dobbiamo fare noi. Credo che il principale antagonista dell’Atletico Lariano siamo noi stessi. Non ci nascondiamo dietro una maschera. Il nostro obiettivo iniziale era quello di fare bene, con ambizioni importanti, ma non ci reputiamo una squadra costruita per vincere. Siamo un sodalizio di ragazzi che si è costruito e consolidato negli anni, grazie anche al nostro condottiero che è Damiano Cavola ed ai presidenti Loris e Riccardo. Ci sentiamo più un gruppo di amici che vuole fare ed ottenere il massimo da quest’avventura. La classifica dice che siamo primi. Ma in partenza, a bocce ferme, forse, rispetto a San Cesareo, Valle Martella e Colonna, avevamo qualcosina in meno. Il campo ha dimostrato cose diverse e secondo me non ha sbagliato, perché si ottiene quello che si produce. Se la classifica dice questo è perché l’Atletico Lariano lo merita. Mi auguro che sia sempre così. Momento spartiacque? Come in tutti i campionati, i mesi di febbraio e marzo sono quelli in cui si va a decidere tutto. Le prossime partite ci diranno di che pasta siamo fatti. Non quella di domenica, che sarà una sfida importantissima, ma non una finale. Anche se dovremo affrontarla in quella maniera. Dobbiamo ragionare un passo alla volta e non essere mai sazi. Il lavoro, alla fine, ripagherà".
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