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Da allenatore dei portieri, si è gettato nella mischia per rispondere all'esigenza del club biancorosso
29 Ottobre 2022
Carlo Rinaldi (a sx), di nuovo sui campi da gioco a 58 anni
Il calcio dilettantistico è soprattutto passione. Lo è stato, lo è e lo sarà. Ed ecco che Carlo Rinaldi, cinquantottenne, da allenatore dei portieri si è trasformato per 90' in estremo difensore. Da maestro ad allievo, dal dietro le quinte ad un passo dal campo, per amore della causa e del suo ruolo. Il legame con il mister, Danilo Centioni, e con l'Atletico Monteporzio, è stato troppo forte per tirarsi indietro. "Stare in mezzo al campo è sempre una bella sensazione - ha commentato Rinaldi -. Mi era capitato di entrare per far riscaldare i portieri, ma come giocatore, anche se ero il numero dodici, fa un certo effetto. Ho giocato con Danilo, avevamo fatto un bel gruppo a Monteporzio. Qualcuno poteva anche salire in categorie più importanti, ma stavamo talmente bene insieme che nessuno voleva andare via. Ancora mi sento con quel gruppo, è rimasto un bel ricordo". La passione è sempre forte, le motivazioni intatte. "I professionisti sono tirati, a livello dilettantistico si fa una vita normale, non è che si facciano particolari diete, si cerca di mantenere la linea. Con l'età aumenta il peso, però si prova a tenere la forma. Anche se il fisico è quello che è, mi difendo. Lo spirito c'è, la voglia anche". E forse non è ancora finita qui la nuova avventura di Rinaldi: "Ci sono dei ragazzi che si sono fatti male, non so se siano rientrati a pieno regime. Anche domenica dovrei andare in panchina. Devo parlare con il mister, dovrei dargli disponibilità: siamo rimasti d'accordo così". Con l'allenatore dei portieri abbiamo anche parlato del suo passato e dei principali ricordi legati al calcio giocato. "Ho iniziato a Frascati, dove ho militato dalle giovanili, vincendo qualche campionato, fino alla Prima Categoria. A Monteporzio abbiamo vinto in Seconda, sono tornato negli anni novanta a Frascati e vinto il campionato di Prima. A sedici anni, a Frascati, facevo il secondo portiere in Promozione. Il titolare era Santorelli, che mi ha anche allenato ed ora dovrebbe essere lì a fare il direttore. Tutte esperienze che porto nel cuore, ed ora cerco di trasmettere ai miei allievi. Ho giocato fino a 45 anni, poi mi ero stancato di avere un impegno del genere. Ho deciso di riposarmi, però adesso che mi hanno chiesto di allenare i portieri è tornata la passione. Ci sono ragazzi più portati, con altri bisogna impegnarsi maggiormente, ma spero di trasmettere qualcosa di positivo. Cercare di motivarli, anche perché i giovani di oggi possono lasciarsi trasportare da altro molto facilmente".
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