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Vesta, Comandini vince il premio ANGI, poi invita alla riflessione il calcio laziale

Il presidente arancionero ha ricevuto il riconoscimento per i Giovani Innovatori ed ha poi approfittato dell'occasione per denunciare le storture del nostro mondo

05 Dicembre 2022

Gian Luca Comandini

Gian Luca Comandini, presidente del Vesta

Il 1 dicembre il Presidente del Vesta Calcio Gian Luca Comandini è stato premiato dall’ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori) per il progetto che è riuscito a mettere in piedi in soli due anni. Da piccola realtà di oratorio il Vesta Calcio di Roma oggi è una delle squadre più innovative d’Italia, non solo per le strategie di comunicazione adottate sui social e sui media ma anche e soprattutto per le tante tecnologie sfruttate come blockchain, intelligenza artificiale, data science, iot, droni, persino le divise sono pezzi unici diversi da giocatore a giocatore, prodotte in tessuti particolari e disegnate dai giovani stilisti di Ezeta, startup all’avanguardia nel panorama dell’abbigliamento sportivo. Tutto questo e molto altro ha permesso alla realtà romana di ottenere 2 promozioni consecutive sia per la prima squadra, attualmente in Prima Categoria, che per la Juniores che oggi si gioca il campionato Regionale. Tuttavia Comandini, imprenditore molto noto in ambito fintech e consulente di molte istituzioni preferisce sfruttare la visibilità ottenuta grazie a questo Premio ANGI per parlare di un problema che tocca molte realtà nel calcio dilettantistico e su cui, purtroppo, c’è ancora troppa omertà.

Le dichiarazioni "Purtroppo, troppo spesso, ci siamo trovati coinvolti in alcune situazioni con il rischio di degenerare da un momento all'altro. E' capitato infatti che durante alcune sfide della nostra prima squadra il clima nei nostri confronti non sia stato dei più pacifici, con accuse ben precise esposte con veemenza e maleducazione. Il Vesta è stato accusato di ricevere favoritismi arbitrali ed in alcuni casi oltre all'insulto, abbiamo subito l'atteggiamento aggressivo e minaccioso da parte di chi con i valori di questo sport ha davvero poco a che fare. Persone anche un po' in là con gli anni, che piuttosto che godersi la partita sfogano la loro frustrazione nei confronti di una società che ha il solo merito di distinguersi dalla sua nascita per innovazione e cultura sportiva. Un simile atteggiamento deve essere denunciato ed è quello che abbiamo fatto nelle sedi opportune, informando il CR Lazio nella persona del Presidente Melchiorre Zarelli, che ha accolto positivamente il nostro appello, informandomi di aver dato mandato agli uffici competenti di vigilare per fare piena luce su situazioni che altrimenti rimarrebbero fuori controllo. Ormai tutti sappiamo che nei “piccoli” campi di categoria sempre meno conta il talento e la passione dei ragazzi e sempre più le gare dentro e fuori dal campo sono condizionate da atteggiamenti meschini e violenti di personaggi che con la loro pressione o la loro reputazione negativa condizionano il clima circostante e la capacità di giudizio dei poveri arbitri che per coltivare la loro più grande passione si ritrovano troppo spesso a prendere decisioni che non vadano a complicare la loro incolumità. Ciò che mi auguro davvero è che le istituzioni che devono tutelarci e garantire il corretto svolgimento dello sport più bello del mondo possano avere la forza economica e morale di mettere gli arbitri nelle condizioni di essere pagati davvero per ciò che meritano e per ciò che rischiano e soprattutto di non aver paura a portare a termine il loro lavoro in quei 90 minuti pieni di sacrificio, sudore e tanta paura. Il Vesta quest’anno, per la prima volta, non ha iniziato bene il campionato e ha subito molte sconfitte nonostante la rosa di altissimo livello e un allenatore tra i migliori in circolazione ma questo ci rende ancora più orgogliosi di essere un gruppo unito e felici di poter accogliere ora e in futuro tantissime splendide realtà locali sul nostro campo, offrire un caffè ai loro Presidenti, stringere la mano all’arbitro e tifare abbracciati sugli spalti fiduciosi del fatto che qualsiasi sia il risultato ciò che conta davvero è la professionalità e la voglia di continuare un percorso di successo che ci porterà in alto. Siete tutti benvenuti a casa Vesta e mai da parte nostra mancheremo di rispetto all’arbitro, ai tifosi o giocatori avversari e al loro staff dirigenziale. Speriamo possiate tutti vivere serenamente soddisfatti e in questo spirito di divertimento e crescita vantaggiosa per tutti e se qualcun altro è stato vittima di situazioni simili contattateci. Ancora una volta, infine, sono felice di aver ricevuto questo Premio per l’innovazione e il cambiamento che stiamo portando nel nostro calcio, ma ricordiamoci tutti che il calcio cambia solo se cambiano le persone e per ottenere questo dobbiamo smettere di aver paura e iniziare a reagire. Insieme".

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