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Alessio Fiatti e la dis-avventura con l'Almas "Col senno di poi, ho sbagliato scelta"
A meno di tre settimane dallo scossone in casa Almas che ha portato alla decisione dell'esonero di Alessio Fiatti, è lo stesso tecnico ex biancoverde e Tigre a fare chiarezza sulla caotica situazione che riguarderebbe il club di via Demetriade. Parole amare per l'attuale contesto societario, qualche rimpianto per come si sia evoluta la faccenda, frasi di apprezzamento, invece, per il direttore Giampiero Guarracino, che lo aveva fortemente voluto al timone della squadra.
Un sogno infranto per Fiatti: "L'avventura è iniziata a metà agosto. Ero al Tigre, quando ho ricevuto la chiamata dell'Almas, a cui non ho saputo resistere. Una società storica, tornava al Sant'Anna, con Guarracino nella direzione. Da giovane avevo vissuto i suoi periodi d'oro, tra gli anni Settanta e Ottanta. E' stata una proposta dalla quale non mi sono potuto tirare indietro". Ma il contesto è stato ben presto l'opposto da quello prospettato. "Ho trovato una situazione difficile. Già al primo impatto avevo capito che non sarebbe stato per niente semplice. Il fatto di esser partiti a fine agosto, comportava delle difficoltà. Con i giocatori ormai tesserati da altre parti, non era possibile allestire una rosa competitiva. Ma quel che mi ha tranquillizzato era che avessimo convenuto che quello appena iniziato fosse un anno di transizione, senza aspettative, soltanto per riattivare l'Almas. Ad inizio preparazione eravamo in dieci, siamo riusciti ad arrivare a 14, massimo 16. Però la situazione non è mai decollata. Mi sono imbattuto in problemi organizzativi, logistici, di materiale. Sia noi che l'Under 19. E proprio il fatto che fossero solo due categorie, lascia capire le difficoltà di una società che ripartiva da zero. Mi sono ritrovato con giocatori che andavano e venivano, vedevano le difficoltà e preferivano andare altrove. Ci siamo allenati affianco al Sant'Anna, su un campo da rugby. Ma nonostante ciò ho deciso di andare avanti. Nelle ultime partite eravamo in 12, integrando la rosa della prima squadra con qualche ragazzo dell'Under 19, che giocava sia il sabato che la domenica. Non potevamo fare nulla. Peraltro abbiamo avuto un calendario difficile, su sette partite abbiamo affrontato tutte le migliori del girone. Con le squadre più alla portata, abbiamo giocato bene e conquistato punti. Malgrado le evidenti difficoltà, mi rasserenava il fatto che la società mi avesse assicurato di proseguire tranquillamente, che non ci fossero problemi di risultati. Mi avevano garantito che sarei rimasto in panchina fino a fine stagione. Quindi ho stretto i denti, insieme ai ragazzi, che hanno fatto grossi sacrifici. Anche perché i rimborsi concordati non sono poi stati quelli corrisposti, quando venivano riconosciuti. Ma all'improvviso, e di questo sono amareggiato, dopo il 30 novembre, termine ultimo per lo svincolo e per poi esser chiamato per un altro incarico, sono stato esonerato".
Ed in questo momento subentra la figura di Guarracino, con il quale è rimasto un ottimo rapporto. "Lo ringrazio pubblicamente per il suo atteggiamento esemplare. Anche lui si è dimesso, perchè in disaccordo con la decisione. E' stato un galantuomo. Non tanto per quello che ha fatto, ma piuttosto perchè si è dimostrato una persona di calcio e di sani principi. Al suo posto, avrei fatto lo stesso. Sono dell'avviso che quando si arriva in gruppo, si va anche via in gruppo. Il direttore ha tutta la mia stima, e mi piacerebbe tornare a collaborare con lui in futuro". Tornando sulla scelta dell'esonero, Fiatti ha poi fatto chiarezza sulla decisione societaria. "Da quello che so, il presidente è stato affiancato da un gruppo di persone, che aiuteranno l'Almas ad andare avanti. Questa cordata ha portato con sé giocatori, staff e risorse, che consentiranno quantomeno alla prima squadra di portare il campionato al termine. Sono venuti in soccorso di questa società, credo sia stato questo il motivo che ha spinto al mio esonero. La squadra è cambiata molto, con l'arrivo di queste persone direi che abbiano risolto i loro problemi". Un altro aspetto da sottolineare è lo sliding door del percorso calcistico di Fiatti, che ad agosto, suggestionato dall'idea Almas, ha lasciato il Tigre, che invece sta facendo un campionato importante. "Approfitto dell'occasione per ringraziare la società, in particolare il presidente Santoro, con cui sono rimasto in ottimi rapporti, malgrado non mi sia comportato correttamente. Ma credo che abbiano capito la mia scelta. Lui è una persona che merita palcoscenici più prestigiosi. Lo scorso anno è stato strepitoso, soprattutto per i rapporti umani che si sono instaurati. Ero rimasto abbagliato dal nome, ma poi ti rendi conto che ci sono società nuove, meno conosciute, che lavorano con serietà. Amareggiato? Mi sento pentito, però con il senno di poi è facile dire che ho preso la decisione sbagliata. Faccio il tifo per il Tigre, sono il loro primo seguace e sono contento che stiano facendo un campionato d'alta quota. Mando il mio saluto a tutti loro".