2ª CATEGORIA
E' nato il Colle di Fuori 2.0: gioventù e senso d'appartenenza gli elementi cardine
Un progetto nuovo ed in rampa di lancio, con in mezzo due tasselli fondamentali: giovani e territorio. Sono queste le basi del Colle di Fuori 2.0 targato Daniele Emili, diventato direttore sportivo del club amaranto nel marzo del 2022. Data da cui è iniziata un'altra era, quella incentrata sul chiaro intento di valorizzare i calciatori della zona prenestina, creandone un blocco che si possa consolidare negli anni, portando continuità e risultati. Quello che sembrava essere un passo - oltre che dalla durata -, anche dall'attuazione pluriennale o che comunque richiedesse tempo, in realtà il Colle di Fuori, dopo aver archiviato una stagione 2021/2022 molto complicata, è da subito riuscito a togliersi soddisfazioni, arrivando a giocarsi già nel campionato in corso un posto al sole. Gli amaranto sono infatti al terzo posto, a -6 dalla vetta, nonostante un monte ingaggi ampiamente inferiore a quello di molte altre realtà del girone. Lasciamo il commento a Daniele Emili, che ha raccontato questi primi dodici mesi dal suo arrivo, che rappresentano peraltro la prima vera avventura nei panni dirigenziali, dopo un trascorso da calciatore e una breve parentesi da ds nell'unser 19 del Rocca Priora. "Ho smesso di giocare nel 2018, dopodiché ho intrapreso questo percorso. Ricordo con piacere il trascorso con la Juniores, siamo riusciti a salire alla categoria regionale. Sono nuovo nel ruolo di direttore sportivo. Sono subentrato a fine marzo insieme al mister Adriano Mari. Mi aveva chiamato il presidente, un mio carissimo amico. L'obiettivo era quello di chiudere la stagione, anche se non è stato un finale molto felice. E' però servita per conoscere l'ambiente, ed infatti da giugno abbiamo iniziato l'opera di ricostruzione. Abbiamo confermato lo zoccolo duro, composto dai ragazzi del posto. Vi abbiamo inserito dei giocatori giovani, l'età media è di 23 anni. Il nostro fine è quello di valorizzare i ragazzi del territorio, dimostrare che non si va avanti solo con il denaro, ma che con la pianificazione e le idee, si possano comunque ottenere i risultati. E' quello che stiamo riuscendo a fare. Che questa stagione avesse qualcosa di fantastico, lo avevamo capito già da giugno, quando con noi della dirigenza che lavoravamo per allestire la squadra, i giocatori confermati venivano già al campo per stare insieme e conoscere l'ambiente. Purtroppo le ultime settimane non sono state felici. Dopo lo scontro con la capolista abbiamo capito di essere all'altezza, forse proprio quello ci ha penalizzati perché abbiamo perso l'umiltà e la costanza a livello mentale. Ne è stata la dimostrazione la sconfitta di sabato scorso, contro la terzultima. Siamo però fiduciosi, dei cali durante l'anno ci possono essere. Domenica avremo lo scontro diretto per il secondo posto con il Signia, c'è voglia di rivalsa. Siamo nettamente in corsa con l'obiettivo di migliorare il risultato della scorsa stagione, all'inizio ci eravamo prefissati di chiudere tra le prime cinque. Siamo pienamente in corsa, adesso siamo lì e abbiamo fame, cercheremo di restare lì e poi nel rush finale ci giocheremo le nostre carte. Per il momento ci possiamo solo dire fieri del nostro percorso, ci stiamo giocando il campionato con tante altre squadre sulla carta più attrezzate, tra tutte l'Audace. Futuro? Questo è stato un anno di ricostruzione. Per gli anni successivi vogliamo far crescere e consolidare il gruppo, far sì che possa dare continuità nel tempo. Ci sono società che cambiano continuamente giocatori nel tempo per arrivare al risultato, noi invece vogliamo fare l'opposto e riuscire ad arrivare al risultato dando continuità ai nostri giocatori".