2ª CATEGORIA

Signia, Ramacci: "Aver riportato entusiasmo nel paese la nostra più grande vittoria"

Alberto Ciccarelli

Senso di appartenenza e unione di gruppo: gli ingredienti per sognare in grande. Il Signia sta vivendo la miglior stagione degli ultimi anni. Non solo per i risultati sinora ottenuti, ma anche per aver riportato entusiasmo nella piazza. I biancoblù si stanno giocando la promozione con Audace Genazzanosanvitese Colle di Fuori, essendo a soli tre punti dal primo posto e con lo scontro diretto con la capolista tra un mese che promette scintille. Dodici vittorie, due pareggi e quattro sconfitte il bottino di questa prima parte di stagione, con un filotto importante iniziato l'11 dicembre e durato fino al 26 febbraio, fatto di nove risultati utili (otto successi e un segno X). Mentre tre dei quattro ko sono arrivati con le due dirette concorrenti, il che potrebbe denotare una piccola mancanza negli scontri diretti, colmata però con un cammino pressoché perfetto nelle giornate di transizione. La corsa è più che mai accesa e il Signia ci ha preso gusto, caricato anche dal suo pubblico, con il quale sembra essersi instaurata un'alchimia. "La stagione è stata sinora al di sopra delle aspettative - ha commentato il capitano, Maurizio Ramacci -. La squadra è molto giovane, e quando è così, in un campionato come questo, non ci si aspetta mai di poter fare una stagione da vertice. C'erano i presupposti per competere per una posizione di medio-alta classifica, ma mai avremmo potuto aspettarci un percorso del genere. Siamo lì, mancano dodici partite, che saranno per noi come delle finali, ce la giocheremo e vedremo cosa succederà". Con la consapevolezza che sarà in ogni caso un trionfo. "E' una stagione esaltante. Siamo riusciti a riportare entusiasmo nel paese, da tanti anni non succedeva. Quando giochiamo in casa ci sono tante persone al nostro seguito, è una grande soddisfazione. Dopo tanto tempo a Segni si è tornato a parlare del calcio del nostro paese. E' una grande soddisfazione, di cui il merito bisogna riconoscerlo alla società, che ha saputo allestire una buona rosa, al mister e allo staff, che hanno condotto un lavoro egregio. Sotto questo aspetto è come se avessimo già vinto, riportare il senso di appartenenza e il legame con la tifoseria era un qualcosa che mancava da tanto e di cui ne andiamo fieri. Tutti noi avvertiamo di esser parte di un qualcosa di comune, ci sentiamo inoltre responsabili, ma in modo positivo, verso i nostri concittadini. Soprattutto nei confronti dei ragazzi, che vengono a vederci e ci incitano. Con i giocatori delle giovanili addirittura festeggiamo insieme, li facciamo entrare nello spogliatoio con noi. Siamo diventati i loro eroi". Ramacci è il testimonial perfetto per sublimare l'avvicinamento tra la squadra e il paese. "Gioco qui da diversi anni, per il secondo sono il capitano. La fascia è per me motivo d'orgoglio, sono felice di rappresentare la società. Abbiamo sempre fatto dei campionati per lottare per la salvezza, quest'anno abbiamo compiuto un'importante crescita. Sicuramente è stato anche il mister, Massimo Morgia, a farci fare un salto di qualità. E' un allenatore di spessore, ha calcato categorie superiori e la differenza si vede. Ogni squadra che ci affronta ci fa i complimenti per il modo in cui giochiamo. Siamo migliorati soprattutto dal punto di vista della mentalità. Devo dire che rispetto all'anno scorso siamo cambiati, abbiamo confermato l'ossatura del gruppo ma abbiamo perso alcuni tasselli importanti, sostituiti da giovani del paese. Forse avremo perso qualcosa nella qualità e nell'esperienza, ma abbiamo compiuto un grande passo in avanti con la testa e con il senso di appartenenza". Non è stato tutto immediato. "Non siamo partiti benissimo, poi è scattata una scintilla, che fa sì che siamo lì a giocarcela con le migliori. A questo punto non ci nascondiamo, vogliamo provare a vincere. Purtroppo abbiamo perso entrambi gli scontri diretti con il Colle di Fuori, mentre con l'Audace giocheremo in casa tra un mese, poi loro due si affronteranno tra di loro. Secondo me abbiamo le stesse probabilità di vincere il campionato". Con la capolista sarà una giornata di fuoco. "Mi aspetto una bella cornice di pubblico, anche loro hanno una bella tifoseria". Per il futuro, il capitano è certo. "Ho avuto delle esperienze anche fuori Segni, adesso che sono qui dico che voglio restare a vita. Giocare per il proprio paese è la cosa più bella, vedo che i miei compagni condividono questo pensiero. Vogliamo crescere ancor di più a livello ambientale e di società, sperando che questo percorso vada avanti per tanto tempo. Questo lo consideriamo come l'anno zero, della rinascita. Ma proveremo a prenderci la Prima Categoria".

Maurizio Ramacci, bomber e capitano del Signia

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