1ª categoria

Campo di Carne, obiettivo Promozione. Brannetti "Abbiamo un progetto biennale"

Federico Massella

"Da questa stagione inizia un progetto biennale che ha come obiettivo il salto in Promozione": questo il messaggio che manda il Campo di Carne all’indomani del rinnovo delle cariche direttive. La formazione apriliana prosegue il percorso amministrativo delle passate stagioni, con la sola eccezione della nomina a Presidente di Morena Brannetti: a lei l’incarico di coordinare il lavoro di società e squadra insieme ai propri soci e ai nuovi innesti. In particolare è stato affidato il ruolo di direttore sportivo ad Andrea Sciamanna, ex tecnico gialloverde peraltro, e quello di allenatore a Pierluigi Massimi. A loro sarà demandato il compito di costruire la rosa per la stagione 23-24 che servirà a gettare le basi per il salto di categoria auspicato entro il 2025: "Se poi dovessimo riuscirci prima – scherza (fino ad un certo punto) il nuovo direttivo apriliano – saremo tutti contentissimi. Siamo una società piccola ma con una mentalità da professionisti: ai giocatori non faremo mancare nulla, mantenendo gli standard mostrati in passato. Standard a cui i calciatori hanno sempre risposto con grande trasporto: noi non retribuiamo chi viene da noi, ma nonostante questo abbiamo sempre avuto la disponibilità di elementi di comprovata esperienza e qualità a venire a vestire la nostra maglia. E spesso lo hanno fatto, e continuano a farlo, rinunciando ad offerte importanti, ad ulteriore riprova dell’ambiente sano che c’è qui a Campo di Carne". A rendere la chiamata del Campo di Carne allettante è, dunque, il clima che si respira in via Lugo, fatto di attaccamento alla maglia e cameratismo tra i giocatori: "L’ossatura della rosa – spiegano i dirigenti – è sempre stata per scelta composta da giocatori non solo apriliani, ma proprio di Campo di Carne, perciò molto legati alle sorti di questa società. Lo spirito di squadra è da sempre la nostra forza, così come la vicinanza della società a squadra, allenatore e direttore sportivo, mantenendo però il rispetto dei ruoli. L’unica cosa che chiediamo a chi arriva qui è dare il proprio massimo in ogni circostanza e rispettare le scelte tecniche"

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