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Alba Roma, Pizzi pronto al secondo anno "Sono sicuro che ci divertiremo"

Il tecnico presenta la rosa ampiamente rinnovata dei biancoverdi tra entusiasmo e curiosità

28 Settembre 2023

Alba Roma, Pizzi pronto al secondo anno "Sono sicuro che ci divertiremo"

Christian Pizzi, confermato alla guida dell'Alba Roma

Non manca molto all’inizio del campionato di Seconda Categoria e Christian Pizzi, subentrato lo scorso anno centrando una difficile salvezza, è stato confermato alla guida della squadra. Quest’anno sono diverse le prospettive e le ambizioni dell’Alba Roma in linea con un progetto di crescita costante che la società si è imposta e che in pochi anni vorrebbe tornare nei quartieri nobili del calcio dilettantistico utilizzando sempre di più ragazzi provenienti dal settore giovanile. Abbiamo scambiato due chiacchiere con il mister su passato, presente e futuro.

Mister è al suo secondo anno all’Alba ma è la prima volta che può cominciare dalla preparazione. Quanto è importante? "Iniziare una stagione dalla preparazione, selezionare i ragazzi e avere a disposizione la possibilità di scegliere una rosa penso che sia fondamentale per la riuscita di una stagione; io amo praticare un calcio molto offensivo con raddoppi di marcature, pressing alto e voglio che i miei ragazzi abbiano sempre il possesso della palla, questo implica una buona base fisica oltre che mentale. Per tutte queste caratteristiche devo lavorarci molto a fondo e in maniera oculata".

Lo scorso anno fu chiamato a stagione in corso e riuscì ad ottenere una salvezza quando tutto sembrava compromesso; quale fu la vera svolta? "Quando sono stato chiamato è stato stupendo. Quasi nessuno credeva nella salvezza a parte me nell'ambiente; dissi ai ragazzi che non avevamo nulla da perdere e tutto da guadagnare e che avremmo dovuto disputare 13 finali da giocare tutte al massimo in una sorta di mini-torneo dando tutto quello che avevamo dentro. I ragazzi mi guardarono come se fossi un pazzo ma dopo la seconda domenica andammo a vincere fuori casa a Centocelle. Fu la svolta, cominciarono a scrivermi e a chiamarmi dicendosi convinti che ci saremmo salvati. Da lì è partita la grande rincorsa, è cambiata la mentalità da parte di tutti ed è questo che ha fatto sì che si realizzasse un piccolo miracolo sportivo".

Il gruppo è cambiato molto? Ce lo può descrivere?

"Ho lavorato molto sul gruppo, ho voluto ragazzi di categoria superiore e siamo riusciti a portare 7/8 ragazzi che facevano la prima categoria mentre del vecchio gruppo ne abbiamo mantenuti 5/6. Credo che per affrontare un campionato di seconda categoria serva il giusto mix tra esperienza, intelligenza calcistica e voglia di sacrificio e quindi abbiamo cercato di costruire una rosa equilibrata con giovani pieni di entusiasmo e persone esperte arrivate da altre società. I nuovi volti sono tantissimi e sono molto soddisfatto".

E invece cosa ci racconta della società e del suo staff?

"La Società ha un’organizzazione ed una struttura che non ho mai trovato in altre società dilettantistiche. Sinceramente arrivando a campionato in corso non ho scelto io lo staff ma mi sono ritrovato dei dirigenti e degli accompagnatori di ottima fattura con i quali nel corso del tempo abbiamo stabilito un ottimo rapporto: Francesco Mocciola è il mio collaboratore diretto e di lui mi fido ciecamente; Andrea Arpini è il miglior dirigente che possa trovare in circolazione e poi c’è Rosario Milone, che è molto importante perché fa da tramite tra me e i ragazzi in quanto molto giovane e quindi di mentalità simile ai ragazzi".

Sono usciti i gironi, che ne pensa del vostro? "Sinceramente sono molto contento del mio girone, a parte per la distanza, perché ci permetterà di giocare in tranquillità visto che l'anno scorso siamo stati in campi abbastanza ostici con ambienti che sono un po’ lontani da come intendo io il calcio che rimane sempre un gioco e una passione".

L’ultima domanda che non possiamo non farle; quale è l’obiettivo per quest’anno? "Non amo volare molto alto ma sono sicuro che ci divertiremo un bel po' e sinceramente lo spero. Chissà, vedremo".

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