1ª Categoria
Città di Ceprano, Guatieri: "Lavoro, sacrificio e rispetto sono i nostri princìpi"
"Vincere il campionato non era nelle nostre previsioni e non era il nostro obiettivo. Ma non possiamo nasconderci: siamo partiti alla grande": Simone Guatieri non fa mistero della sua soddisfazione per l'avvio di stagione da sogno del suo Città di Ceprano. I gialloneri sono l'unica squadra ancora a punteggio pieno dopo nove giornate di campionato, con l'ultimo successo sul Belmonte Castello secondo che ha scavato un solco di 7 lunghezze con la prima inseguitrice. Un avvio da sogno che però nessuno si aspettava in terra ciociara: "La società ha operato un cambio di rotta radicale rispetto alla passata stagione - sottolinea il tecnico - puntando sui giovani dello scorso anno e prendendo altri giovani: la nostra età media non supera i 26 anni. Questa è stata la scelta della società ed è anche la nostra forza. L'intento è creare una base solida per il futuro, creando un senso di appartenenza che possa rispecchiare l'attaccamento dei nostri tifosi. Tanti dei giovani che abbiamo in rosa hanno voglia di rivalsa dopo gli anni da under in categorie superiori, vogliono dimostrare di essere giocatori validi anche senza l'obbligo di tenerli in campo. E ci stanno riuscendo applicandosi al meglio in allenamento e, soprattutto, dimostrando una grande serietà nel non saltare nessuna seduta di lavoro. L'allargamento del girone alle formazioni pontine ha notevolmente alzato il livello della competizione: Belmonte Castello e Formia sono formazioni attrezzatissime, due signore squadre; ma anche Formia ed Hermada hanno giocatori di grande qualità all'interno delle loro rose. Ma non ho visto compagini cuscinetto in questo inizio di stagione: anche chi è sotto in classifica lotta fino all'ultimo e dà filo da torcere a tutti. Il nostro - conclude Guatieri - è e resta un progetto a lungo termine: lavoro, sacrificio e rispetto per gli avversari sono alla base della nostra filosofia. Il salto in Promozione arriverà quando saremo pronti: che sia tra uno, due o tre anni conta fino ad un certo punto".