1ª Categoria

Conte il pararigori del Posta Fibreno: due penalty neutralizzati in un tempo

Non capita spesso di poter parlare di un portiere che para due calci di rigore nella stessa partita. Nell'ultima giornata del girone di andata è capitato di assistere proprio a questo: Davide Conte, estremo difensore del Posta Fibreno, è riuscito ad ipnotizzare dagli undici metri prima Cretella e poi Barchiesi, i due giocatori del Belmonte Castello che non hanno potuto far altro che applaudire l'avversario a fine partita. Conte e i suoi, comunque, non hanno potuto esultare fino in fondo per il doppio miracolo, visto che la sfida è terminata 1-0 per il Belmonte, risultato che inchioda al terz'ultimo posto i biancorossi. Il dato però resta ed è di quelli da sottolineare, soprattutto perché per sua stessa ammissione Conte non è uno di quei portieri che ossessivamente si allena per affrontare i rigoristi avversari. Il suo, più che altro, è un approccio istintivo: "L'adrenalina della partita è difficile da replicare in allenamento - ha spiegato il portiere classe '91 - difficilmente trovo gli stessi stimoli in quel tipo di lavoro". In passato, però, un lavoro specifico a riguardo Conte lo ha fatto: si parla dei tempi del Roccasecca, stagione 2009/2010, categoria Eccellenza. Lì sotto la guida di Guido Gatti, attuale tecnico del Real Sanvittorese, ha svolto un lavoro specifico che si porta dietro tutt'ora. E che, a giudicare dall'ultima giornata di campionato, porta ancora buoni frutti. Il problema è che essere un ottimo pararigori non è sempre sufficiente per evitare guai alla propria squadra: il Posta Fibreno è pesantemente invischiato nella lotta salvezza, e Conte rischia di non bastare per uscire indenni da questa situazione. Lui stesso ne è consapevole: "Quest'anno potrebbe essere molto complicato salvarci, il livello è molto alto e noi abbiamo tanti ragazzi alla prima esperienza in questa categoria. E poi ci troviamo a fare i conti con tanta sfortuna, questo non dobbiamo scordarlo. Ma noi non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci".

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