3ª Categoria
Suio, capitan Di Viccaro esulta: "Ci abbiamo creduto più delle nostre rivali"
Il Suio Terme è la prima squadra a laurearsi campione in questa stagione 2023/2024. Nell'ultima di campionato i biancocelesti hanno avuto la meglio anche sul Casalvieri, mantenendo i due punti di vantaggio sulla Folgore Maiano che sono valsi la conquista del Girone B di Frosinone ed il salto in Seconda Categoria: "Siamo praticamente ripartiti da zero la scorsa estate - conferma il capitano biancoazzurro Vincenzo Di Viccaro - non era facile mettersi in competizione con formazioni più rodate. Abbiamo raggiunto un risultato importante in un campionato altamente competitivo, come dimostra il fatto che si sia deciso solamente nelle ultime giornate. La società è stata brava ad allestire un organico competitivo formato da tanti giovani interessanti e da alcuni "anzianotti" come me che però hanno ancora tanta voglia di scendere in campo. Il progetto era ambizioso, abbiamo sempre puntato ai piani alti della classifica, ma i favoriti della vigilia erano altri. Noi abbiamo ribaltato il pronostico perché abbiamo avuto il merito di averci creduto più degli altri. Lavoro, sacrificio, dedizione ed impegno ci hanno accompagnato per tutta la stagione, permettendoci di affrontare i cali a cui inevitabilmente si va incontro nel corso dei mesi. Dopo la sconfitta col Maiano ci siamo guardati in faccia, ci siamo confrontati ed abbiamo serrato i ranghi in vista del finale di stagione. Da quel momento sono arrivate due vittorie con Santeliana e Go Sport presentandoci all'ultima di campionato in pieno controllo del nostro destino. Al Casalvieri vanno fatti i complimenti perché sono scesi in campo per giocarsela, senza regalarci nulla". Ora lo sguardo del Suio è rivolto al futuro: "Quando si sale di livello - spiega capitan Di Viccaro - è inevitabile che si debba migliorare di conseguenza, sia in termini di qualità che a livello numerico in rosa. Per quanto riguarda me personalmente, alla soglia dei 41 anni, sarà complicato scegliere se andare avanti o smettere, ma qualsiasi cosa deciderò rimarrò sempre un tifoso del Suio, a cui devo molti ringraziamenti perché la società è composta da persone capaci e comprensive. Chiaramente ringrazio anche la mia famiglia, che sopporta le tante assenze dovute al calcio, e anche i tifosi, che hanno esultato come se avessimo vinto i mondiali. E poi - chiosa il capitano - ringrazio chi non ha creduto in me: mi ha dato la forza per andare a prendermi una bella rivincita".