1ª Categoria

Soratte, con la Vis Aurelia occasione d'oro per prendere il largo

Federico Massella

Quella di stasera potrebbe essere una partita particolarmente importante per il Girone C. Il recupero tra Vis Aurelia (impegnata anche domenica col Monte Mario per tornare allo stesso numero di gare giocate da tutte le altre formazioni del raggruppamento dopo lo stop forzato a cavallo tra dicembre e gennaio) e Soratte può dare una spinta importante al cammino dei biancorossi verso la Promozione. Gli uomini di mister Simone Scaricamazza hanno la possibilità di scavare un solco di 7 punti tra sé ed il Real Campagnano primo inseguitore, a riprova di una stagione quasi perfetta da parte di capitan Bartoli e compagni: "Fin qui è un cammino favoloso - spiega il tecnico a poche ore dal ritorno in campo - sinceramente non ci aspettavamo di stare in vetta alla classifica dalla prima giornata. Il nostro è un campionato molto difficile con tante buone squadre: credo che la differenza sia stata fatta nelle prime otto partite dove abbiamo totalizzato 24 punti. Una continuità che ci ha permesso di assumere quella forza mentale necessaria per rimanere primi per tutto questo tempo. Sarò onesto, non mi aspettavo di fare così bene. Ma sapevo di avere un’ottima squadra: la società è stata bravissima a mantenere l’ossatura dello scorso anno e i nuovi hanno completato una rosa di livello. La sfida con la Vis Aurelia è molto complessa, visto che affrontiamo una buona rivale. Ma sappiamo bene cosa ci aspetta in caso di vittoria: il vantaggio di più sette a cinque giornate dalla fine non è male, ci spinge tutti a camminare nella stessa direzione. La pressione la stiamo vivendo bene, visto che non siamo noi ad essere sotto esame e a dover inseguire". L'unico neo della stagione del Soratte è rappresentato dalla Coppa Lazio, con una uscita prematura che non ha comunque lasciato strascichi nel gruppo biancorosso: "Il discorso della coppa è semplice - sottolinea Scaricamazza - sono due mesi che giochiamo domenica e mercoledì ed essendo i giocatori tutti lavoratori non sempre si riesce ad avere dei permessi. Con molto dispiacere a Viterbo ci siamo presentato con un numero non sufficiente di giocatori. Da come la vedo io basterebbe mettere le gare nel tardo pomeriggio e il problema di risolverebbe. Ad ogni modo l’insegnamento più grande me lo danno i ragazzi ad ogni allenamento: li vedo sempre sorridenti e con la voglia di stare insieme. Se non hai un gruppo solido tutto questo non avviene. Il momento più bello finora lo abbiamo vissuto domenica: avevamo ben otto ragazzi fuori, ma chi è sceso in campo ha dato l'anima, spinti dal pareggio del Campagnano che ci ha dato una spinta in più. L'esultanza di fine gara è stato un momento splendido".

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