DLF, Memmoli: "Obiettivo salvezza centrato, ma avevamo qualità per fare meglio"

Federico Memmoli, attaccante classe 2000, è il man of the match, del playout, vinto dalla DLF Civitavecchia contro l’Isola Farnese La Storta. Magnifica davvero la punizione del numero nove bianco verde, scagliata verso la porta dei romani come un dardo appunto letale al minuto 111 di un dentro o fuori intriso di contrastanti emozioni: "Si - racconta nel post gara lo stesso Memmoli - è stata una partita veramente complicata. Nei primi minuti, siamo stati bravi a sbloccare l’incontro, attraverso un gran bel colpo di testa da parte di D’Errico. Stavamo legittimando nel modo più appropriato il vantaggio, ma poi c’è stata una disattenzione che può capitare a chiunque e Matuzalem ha realizzato il rigore valido il momentaneo pari. A quel punto, abbiamo perso qualche certezza". In effetti dopo il rigore subito, la DLF, pur colpendo legni e trovando in Montalto (portiere Isola Farnese) un baluardo pressoché insormontabile, ha sofferto la voglia e l’ardore di dei capitolini di non mollare, fino alla sentenza decretata dal magico piede, appunto di Memmoli: "Loro hanno mostrato carattere, non c’è dubbio. Alla fine però credo che noi la vittoria l’abbiamo meritata. Per il goal realizzato sono estremamente felice. Ero davvero stanco, faceva un caldo pazzesco, non so come e dove ho trovato la forza di calciare così bene: è stato tutto bellissimo". Tiri da fermo dal limite che sono la specialità, il punto di forza del giovane talento civitavecchiese: "Le punizioni - conferma l'attaccante biancoverde - mi piace calciarle effettivamente. Mi impegno, cerco di migliorare provando e riprovando i piazzati durante gli allenamenti. Complessivamente posso fare di più: a livello atletico ad esempio credo di avere dei buoni margini di crescita. Ci devo lavorare". Stagione travagliata quella bianco verde; alla fine però, la spauracchio di una retrocessione in Seconda, è stato scongiurato: "L’importante - conclude Memmoli - è aver centrato l’obiettivo. Certo è stata dura, troppo per una squadra come la nostra. Possiamo fare meglio e sono sicuro che l’anno prossimo costruiremo un’annata più gratificante di questa, che si è conclusa comunque in maniera positiva".