1ª Categoria
Monte Mario, Ceresi: "Siamo i nomadi del calcio laziale, ma ci divertiamo ancora"
Il presidente pronto al decimo anno di attività: "Tante soddisfazioni, ma la mancanza di un nostro impianto ci mette in difficoltà"
Sono passati dieci anni da quel 2015, ma il Monte Mario è sempre rimasto vivo e con tanta voglia di regalare gioia e divertimento ai ragazzi che sognano di giocare a pallone. Il presidente del club, Massimo Ceresi, ha sottolineato come in questi anni trascorsi con i rossoverdi abbia provato tante emozioni, portando avanti un percorso lungo che ha visto la società raggiungere traguardi importanti, con un solo ideale nella testa: "Monte Mario rappresenta la casa dello sport dilettantistico genuino e vero. In questi anni ci siamo tolti diverse soddisfazioni: siamo stati in Prima Categoria per poi fare il salto di qualità in Promozione dove siamo rimasti per tre anni, raggiungendo anche un quarto di finale in Coppa Lazio". Purtroppo però non sono stati solo anni di gioie e soddisfazioni, ma ci sono state e persistono ancora oggi delle situazioni spiacevoli, soprattutto dopo l’arrivo del Coronavirus: "Nel 2020 c’è stato il Covid e quello ci ha dato la mazzata perché dopo di esso ci è stato portato via il campo dove noi eravamo in affitto. O meglio, è arrivato qualcuno più forte di noi che ci ha superato economicamente. Noi siamo i nomadi del calcio dilettantistico. I nomadi veri, purtroppo, sono nel nostro vecchio impianto che è dal 2001 inutilizzato. Infatti facciamo fatica anche soprattutto perché non ci permettono di fare un nostro impianto: siamo rimasti solo con la prima squadra ed è molto dura". Quello che si prospetta sarà un anno speciale, il decimo di vita per il Monte Mario. Ma non per questo l’obiettivo cambia per il numero uno del club: "Lo scopo principale della nostra attività è sempre lo stesso: far divertire i ragazzi che decidono di unirsi a noi e poi strada facendo vedremo. Noi siamo una squadra che non offre rimborsi e che costruisce le proprie squadre nella fase finale del mercato, ma abbiamo dato dimostrazione di poter fare anche cose interessanti con questi ragazzi".