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3ª categoria - Rieti
14 Maggio 2025
La festa della Pro Marcellina per la vittoria del campionato
Dopo cinque stagioni vissute tra uno dei gironi di Roma (3) e quello di Rieti, la Pro Marcellina è riuscita nell'impresa di vincere il campionato e salire in Seconda Categoria. Un successo che è arrivato in un raggruppamento che nelle zone alte si è rivelato equilibratissimo, con la formazione del presidente Crielesi, guidata in campo dalle geometrie di Giuliano Danieli, che ha lottato punto a punto con la Pro Calcio Castel Madama e la Spes Poggio Fidoni.
Che stagione è stata? "È stata una stagione fantastica e non solo per il titolo vinto. Non potevo chiedere di meglio e per questo motivo vorrei fare un ringraziamento ai miei due mister che mi hanno seguito passo per passo durante tutta la stagione facendomi migliorare sempre partita dopo partita e un grazie anche ai miei compagni perché siamo riusciti a creare una vera famiglia, un gruppo travolgente e forse alla fine è stato proprio questo clima a permetterci di arrivare in testa a questo girone e a vincere il titolo all’ultimo respiro".
Quando avete capito che potevate vincere il girone? "Ad inizio stagione quando la dirigenza ci ha contattato per parlarci di questo nuovo progetto, nessuno di noi ha esitato ad accettare perché tirava veramente un buon vento. Oltre a me ci sono stati tanti ritorni di Marcellina e insieme abbiamo deciso di intraprendere questo percorso. Nonostante all’inizio ci fossero un po' di dubbi, col passare del tempo ci siamo resi conto che eravamo veramente un gran bel gruppo accompagnati anche dalla gente del nostro paese che ci ha seguito per tutto il campionato".
Cosa vi siete detti tra voi per sostenere il confronto con le altre squadre che lottavano per il titolo? "Innanzitutto bisogna fare i complimenti alla Pro Calcio Castel Madama e alla Spes Poggio Fidoni, due squadre molto forti e ci hanno dato filo da torcere per tutto il campionato. Nel nostro spogliatoio ho sempre visto che c’era un’armonia e un amore che sono andati oltre ogni cosa e hanno aiutato a creare un legame forte tra noi. Anche i più vecchi del gruppo sono stati fondamentali per i più giovani e tutti, dai trenta ai vent’anni, abbiamo dato una mano per affrontare la volata finale al meglio e portare a casa la coppa, e così è stato".
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