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Nova 7, Gianni: "Lavoro e divertimento: questi i segreti del nostro successo"

Il tecnico dei neroverdi ripercorre l'annata vincente dei suoi e apre alla possibilità di restare anche il prossimo anno

21 Maggio 2025

Nova 7, Gianni: "

Alessandro Gianni, allenatore della Nova 7 (©Facebook - Nova 7)

Dopo una stagione intensa e ricca di emozioni, abbiamo incontrato l’allenatore Alessandro Gianni della Nova 7, protagonista di un campionato avvincente culminato con la vittoria nello spareggio con la Virtus Pionieri e il salto in Promozione. Con lui abbiamo ripercorso le tappe salienti di quest’anno, tra ambizioni, momenti difficili e la forza di un gruppo che è rimasto unito fino alla fine. Un’intervista che racconta non solo un successo sportivo, ma anche la passione e la serenità con cui si può costruire qualcosa di importante.

La stagione è stata lunga e combattuta, con un finale mozzafiato. Cosa ha fatto la differenza secondo lei, rispetto alla Virtus Pionieri?

"Il campionato è stato davvero combattutissimo e difficilissimo, soprattutto all'inizio, quando c’erano 4-5 squadre che lottavano per il titolo: Villanova, Casperia, noi, e ovviamente i Pionieri. Il girone d’andata è stato molto tirato, ma siamo riusciti a chiuderlo da imbattuti. Abbiamo tenuto un ritmo impressionante, che gli altri non sono riusciti a reggere, arrivando in un certo momento della stagione anche a +9. Alla fine, però, siamo arrivati a pari punti, quindi abbiamo dovuto giocarci tutto nello scontro diretto in casa loro. In quella partita i miei ragazzi hanno fatto la differenza. C’è stato un momento complicato, un calo, direi quasi una piccola depressione, durante il mese in cui c'erano la Coppa e la gara col Monterotondo: lì abbiamo perso qualche punto. Ma la nostra forza è stata quella di non perdere la testa. Ci siamo ricompattati, siamo tornati più forti e ci siamo giocati sia il finale di campionato che lo spareggio con grande personalità. Abbiamo messo in campo tutte le nostre qualità tecniche, ma soprattutto lucidità e concretezza. Ed è lì che abbiamo fatto la differenza. Sicuramente il lavoro fatto durante l’anno è stato fondamentale. La mentalità vincente, che i ragazzi hanno mantenuto fino all’ultima partita, è stata ciò che ci ha permesso di arrivare dove siamo. Va detto che anche loro, nel girone di ritorno, sono stati una vera macchina da guerra: hanno fatto tantissimi punti e dimostrato grande carattere. Ma forse noi eravamo leggermente più completi, sia come organico che come organizzazione. E anche questo, secondo me, ha inciso: la società ha fatto la differenza, sotto tutti i punti di vista".

Quali erano inizialmente gli obiettivi per il Nova 7? Vi aspettavate di vincere e salire di categoria?

"Diciamo che da quando sono stato contattato dalla Nova 7, l’obiettivo è stato chiaro fin da subito: provare a vincere il campionato. In secondo piano c’era anche la Coppa, che con meno partite offriva comunque la possibilità di salire. L’anno scorso non erano riusciti a conquistare il titolo e quest’anno c’era forte il desiderio di ripartire con lo stesso obiettivo, ma con nuove potenzialità e diversi giocatori. La rosa si è costruita pian piano dopo la mia firma come allenatore. Dico la verità: non è mai stato un'ossessione. Non abbiamo mai vissuto la stagione con la pressione di dover vincere a tutti i costi. Anzi, lo spirito è sempre stato "proviamoci". Queste sono sempre state le parole del presidente Ciciotti, che mi ha detto sin dall’inizio di dare tutto fino alla fine, ma senza mai lasciare nulla al caso. Lui ci ha messo a disposizione tutto quello che poteva: ritiri, cene, pranzi, pullman per le trasferte… Ha fatto di tutto per non farci mancare nulla, permettendoci di lavorare al meglio e con serenità. E proprio questo è stato l’aspetto più importante: abbiamo lavorato senza pressioni, con il sorriso, divertendoci, remando tutti nella stessa direzione. Direi che il sorriso, la serenità e la voglia di fare sport sono sempre stati messi al primo posto. Ed è così che abbiamo affrontato questa stagione: con leggerezza, ma con determinazione".


I festeggiamenti della Nova 7 per la vittoria (©Facebook - Nova 7)

Quali sono ora le prospettive per il futuro? Pensa di proseguire con il Nova 7 e tornare ad allenare, quindi, in Promozione?

"Per me il calcio è sempre stato una passione, quindi sì, sarebbe bello avere qualche prospettiva in più, ma già così va benissimo. Tornare in Promozione è una grande soddisfazione, perché è una categoria in cui mi trovo bene, anche per il modo in cui si vive il calcio: c'è una terna arbitrale, l’organizzazione è più strutturata, si riesce a fare un po' meglio calcio rispetto alla Prima Categoria. Non voglio sminuire la Prima, assolutamente, ma è un campionato complicato – e quest’anno me ne sono accorto benissimo. Adesso ci prenderemo un po’ di tempo per confrontarci con il presidente, ma da entrambe le parti ci sono sicuramente i presupposti per continuare insieme. Speriamo anche per tanto tempo, con altri risultati importanti, magari non subito, ma costruendo qualcosa di solido nel tempo".

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