3ª Categoria
Città di Ostia, Veronesi: "Gruppo formidabile. Ora dobbiamo alzare il livello"
Il capitano giallonero ripercorre l'annata vincente e guarda anche al futuro
David Veronesi, tra i protagonisti della trionfante stagione del Città di Ostia, parla dell’annata appena trascorsa. Da difensore e capitano ha aiutato la squadra non solo come atteggiamento, ma anche a livello realizzativo, chiudendo il campionato con otto reti.
Avete sudato questo campionato fino all’ultima giornata, che stagione è stata?
"È stato un campionato bellissimo, noi abbiamo iniziato ad allenarci il 26 agosto in 30 persone e durante tutto l’anno non è cambiato niente: questa è stata la nostra forza perché anche chi ha giocato meno è sempre stato presente sia durante la settimana sia la domenica. Ad inizio anno sapevamo di essere forti, ogni settimana questa convinzione cresceva sempre di più. Avere comunque due ottime squadre come il City e l’Ardea che non hanno mai mollato ci ha spinto a dare qualcosa in più".
La promozione è arrivata all’ultima giornata, in trasferta: come avete vissuto quella partita?
"Si è deciso tutto l’ultimo secondo dell’ultima partita, eravamo sopra 1-0 a Latina e bastava un errore per compromettere tutto. Quel timore, però, lo abbiamo trasformato in forza, in concentrazione. Il campo era pesante, il caldo torrido, e loro sono stati un avversario vero. A fine gara ci siamo stretti la mano e ci siamo fatti i complimenti, perché hanno onorato il campionato fino in fondo".
Quest’anno personalmente come l’hai vissuto?
"Questa stagione come non mai mi sono levato delle soddisfazioni: la società ha voluto assegnarmi la fascia da capitano da cui derivano molte responsabilità, ho cercato sempre di aiutare i compagni e sono contento di esser riuscito a ripagare la fiducia ricevuta. I gol sono una bella gratificazione, i ragazzi mi hanno anche concesso di battere qualche rigore, ma alla fine quello che conta di più è il risultato della squadra".
Quanto ha inciso il gruppo in questo successo?
"Lo spogliatoio è stato fondamentale, auguro a chiunque giochi in una squadra di avere un gruppo come il nostro: tanti caratteri difficili ognuno, con le sue particolarità ma sempre uniti. Canti, musica e risate, ogni tanto è normale qualche litigio ma credo che serva anche a compattare il gruppo. La coesione che abbiamo avuto fuori dal campo si è riflessa in quello che abbiamo fatto dentro".
Cosa ti aspetti per il prossimo anno?
"Sicuramente un salto di qualità. Cambia la categoria, si alza il livello e dovremo farlo anche noi: come squadra e come singoli. Gli obiettivi non ci sono mai mancati, alla fine dell’anno tireremo le somme. Mi auguro che il prossimo sia bello anche la metà di quello che abbiamo passato quest’anno".