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L'Intervista

Vesta, Comandini: "Il nostro scopo è far diventare il calcio vita e amore"

Le parole rilasciate dal presidente orange ospite a Ted Talks, una conferenza in cui ha parlato del nostro sport e del progetto del suo club

11 Settembre 2025

Vesta, Comandini: "Il nostro scopo è far diventare il calcio vita e amore"

Gian Luca Comandini, presidente del Vesta (Foto ©Photosportroma)

Quel calcio che non riconosciamo più

Quando si parla del declino del calcio in Italia, spesso si fa riferimento a quanto prima si giocasse tanto per strada e gratuitamente, un'abitudine che ormai sta scemando sempre di più. Insieme a questo c'è da sottolineare anche quanto siano aumentati i costi per praticarlo alla scuola calcio o a livello agonistico, aspetto che Gian Luca Comandini (in foto ©Vesta) sottolinea per primo nel suo intervento: "Cosa ci rimane oggi di questo gioco, noi che mentre parliamo ad un bar ci lamentiamo della nostra squadra del cuore o della Nazionale che non vince più niente. Qualcuno però ha provato a risolvere il problema cercando nell'unico posto in cui si dovrebbe, nei dati e nella storia. Io con un po' di amici l'ho fatto e abbiamo scoperto che questo declino è iniziato 20-30 anni fa perché, quando io ero bambino, si giocava sempre e ovunque per strada finché tua mamma non ti chiamava dalla finestra. Se non bastava, giocavi anche all'oratorio o a scuola e, se volevi giocare alla scuola calcio, potevi anche iscriverti e costava circa 100€ l'anno. Lo sapete quanto costa oggi invece? In media nel nostro paese costa 700€ l'anno, in alcune città arriva anche a 1200€ ma non basta, perché devi comprare il kit estivo, il kit invernale, la divisa da gara, i guanti, gli scarpini e via dicendo. A questi vanno aggiunti i tornei estivi, i tornei invernali, i ritiri, quindi in tutto la spesa arriva a circa 1800€ l'anno a bambino per una famiglia. Questo significa che il calcio è diventato uno sport elitario". Proprio per questo non tutte le famiglie possono permettersi di far giocare a calcio i propri figli, situazione che sta portando allo sviluppo positivo di altri sport ma, allo stesso tempo, sta distruggendo il calcio stesso: "Da che 2000 anni fa si giocava per strada ed era uno dei primi sport che praticavamo così gratuitamente, adesso è un lusso. Lo sapete da cosa lo capiamo, dalle Olimpiadi e dai Mondiali, negli ultimi vent'anni infatti alle Olimpiadi abbiamo cominciato a trionfare in tanti sport che neanche conoscevamo. Nel frattempo il calcio muore o meglio, non è che muore, per sopravvivere è costretto ad alimentare lo stesso sistema perverso capitalistico di cui fa parte. Allora non basta levare 2000€ a famiglia durante l'anno, bisogna anche convincerli che il loro figlio è sicuramente un campione e che se danno qualche soldino al procuratore giusto o fanno una piccola sponsorizzazione ad una squadra professionistica, può fare un provino in Serie C. Quel ragazzo si ritroverà così a girare l'Italia, credendo di essersi meritato quel posto e di essere un campione. Tutti sono campioni, basta che abbiano i soldi per esserlo".

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