1ª Categoria
Valmontone Next Gen, Moratti: "Segnali positivi: la strada è giusta"
Il direttore sportivo giallorosso elogia il lavoro di squadra e tecnico e guarda con fiducia al futuro del progetto
Puntare sui giovani si può. E non è un azzardo, ma una possibilità di crescita per i giocatori e per la società che sceglie di investire su di loro. Questo è quanto si evince dal progetto Valmontone Next Gen: la formazione di terza serie, satellite del club di Serie D, sta figurando più che bene nel girone E, nel quale è attualmente terzo a -6 dalla Real Vis Artena capolista. I piani dei giallorossi, dunque, stanno dando i loro frutti.
A fare il punto della situazione dopo i primi tre mesi di campionato è il direttore sportivo Roberto Moratti, alla guida della squadra già prima della scelta di collaborare con il Valmontone 1921, portando in dote una Coppa Lazio di Seconda Categoria ed una comoda salvezza con la denominazione di Valmontone Calcio nelle due precedenti stagioni.
Direttore il progetto Nex Gen in questa prima parte di stagione sta andando secondo i piani o anche meglio del previsto?
"Direi che il progetto sta procedendo pienamente secondo i piani, e sotto alcuni aspetti anche oltre le aspettative. L’obiettivo era costruire un percorso di crescita graduale, dando identità e responsabilità ai ragazzi, e i segnali sono molto incoraggianti. Al di là dei risultati, quello che ci soddisfa di più è vedere una squadra che ha assimilato i principi di lavoro e cresce partita dopo partita. Siamo la seconda squadra più giovane del girone e la più giovane tra le prime dieci, un dato che dà ancora più valore al percorso intrapreso".
Il lavoro di mister Mari dove sta dando maggiori frutti? Sotto quali aspetti vedete cresciuto maggiormente il gruppo?
"Sicuramente il lavoro di mister Mari va elogiato. Arrivare in una realtà nuova e trovare un gruppo completamente rivoluzionato, con oltre diciotto innesti rispetto alle stagioni passate e tanti giovani, non era semplice. È stato molto bravo a creare fin da subito un gruppo compatto, concentrato su un obiettivo comune, e soprattutto a togliere ai ragazzi più giovani la paura di sbagliare. Questo è un aspetto fondamentale: solo attraverso l’errore si può crescere in maniera rapida e consapevole".
Ora che le avversarie iniziano a conoscervi cosa c’è da attendersi nella seconda parte di stagione? Dove potrebbe incontrare più difficoltà il gruppo?
"Dal mio punto di vista, giorno dopo giorno questi ragazzi stanno maturando e si stanno conoscendo sempre di più, e sono convinto che nella seconda parte di stagione anche le prestazioni continueranno a crescere. È giusto però sottolineare che in questo girone ci sono squadre che si sono rinforzate molto nell’ultima sessione di mercato, perché hanno come obiettivo dichiarato la vittoria. Il nostro è invece un percorso senza pressioni, basato sulla crescita e sullo sviluppo dei ragazzi, un cammino che sono convinto porterà risultati importanti nel futuro".
C’è già qualche ipotesi di progetto per le prossime stagioni o al momento siete focalizzati solo ed esclusivamente sull’annata in corso?
"La priorità oggi è l’annata in corso e il percorso di crescita del gruppo. Allo stesso tempo, è chiaro che questo progetto nasce con una visione più ampia: valorizzare i giovani e creare continuità nel tempo. Le valutazioni sul futuro verranno fatte con calma, a fine stagione".
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