Pallavolo

World League, chiusa la conferenza stampa di presentazione

Si alza il sipario sulla tre giorni di grande volley che si terrà fino a domenica al PalaLottomatica

In attesa della tre giorni romana della World League 2016 l'Australia, il Belgio, l'Italia e gli Stati Uniti hanno espresso idee, progetti e aspettative per gli incontri che li vedranno come protagonisti indiscussi nei prossimi giorni. La conferenza stampa è stata l'occasione giusta per spendere qualche parola sulla squadra e sui traguardi che ciascuna compagine si augura di poter raggiungere. L'Australia punterà sulla crescita dei propri giocatori e coach Santilli ha parlato della sua squadra come della 'Cenerentola del torneo': "Alcuni infortuni ci hanno costretto ancora una volta a presentarci con una formazione molto giovane. Spero che questi ragazzi crescano e siano capaci di essere davvero competitivi un domani". Realista anche il capitano del Belgio, Deroo: "Affronteremo gli Stati Uniti nel primo incontro e sarà dura. Li abbiamo già incontrati la settimana scorsa: siamo stati in difficoltà per tutto il match e abbiamo perso. Sarà dura anche contro l'Italia ma la speranza è di soffrire meno week-end dopo week-end", ha dichiarato.


Il tecnico azzurro Blengini ha cominciato il proprio intervento rendendo onore a Roma e spiegando a che punto si trovano i suoi ragazzi: "Giocare davanti al proprio pubblico è sempre un'emozione forte. Il gruppo si è riunito da poco perché abbiamo cercato di far riposare i giocatori che venivano da un campionato duro. Per questo ogni incontro per noi sarà un'occasione per aggiungere qualcosa nelle gambe, al nostro gioco, dal punto di vista tecnico e per centrare quello che è il nostro obiettivo: i giochi Olimpici". Emanuele Birarelli, invece, ha voluto guardare 'oltre': "La speranza è vincere tutte e tre le partite, sfruttando anche il fattore campo. L'obiettivo è qualificarci per la Final Six della World League: non ci sarebbe preparazione migliore per lo Olimpiadi". Ma nemmeno lui, ovviamente, ha trascurato il pubblico romano: "Le ultime due estati abbiamo giocato all'aria aperta, al Foro Italico. Peccato che stavolta non ci sia l'occasione per ripetere quell'incredibile esperienza".


Se Belgio e Australia non hanno mostrato particolari velleità, probabilmente saranno gli Stati Uniti di coach Speraw l'avversario più ostico degli azzurri. Il capitano della squadra David Lee ha spiegato in poche parole il proprio punto di vista: "Ieri abbiamo avuto il tempo di svagarci e visitare Roma, ma da oggi si torna a fare sul serio: vogliamo centrare la Final Six. Ci saranno degli ostacoli sul nostro cammino ma faremo di tutto per superarli". Simile a quella di Blengini, invece, la visione del tecnico Speraw: "Questa World League arriva subito dopo la conclusione dei campionati. Sarà un'occasione per rendere coesa la squadra e sistemare alcuni meccanismi". L'appuntamento si sposta ora al campo del Palalottomatica, dove le parole lasceranno il posto al (bel) gioco.

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