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Serie B - Palestrina, il primo volto nuovo è Drigo
Il palermitano proviene da tre ottime stagioni con la maglia di Bisceglie nel girone D
Arriva il primo nuovo acquisto per la Pallacanestro Palestrina versione 2016/2017. La società arancio verde, grazie agli sforzi del Patron Cilia Giuseppe e della presidentessa Fabiola Cilia, ha raggiunto l'accordo con l'atleta Mathias Metta Drigo, ala grande di due metri classe 1989.
Il palermitano proviene da tre ottime stagioni con la maglia di Bisceglie nel girone D, terminate sempre abbondantemente sopra la doppia cifra di media (con un high di 15.2 nel 14/15). Fisico strutturato e longilineo con una buona elevazione che gli consente di proporsi come eccellente rimbalzista, dunque un giocatore completo dal forte impatto sul parquet e con numeri importanti soprattutto nelle fasi di playoff. Il figlio d'arte, suo padre Ivan è stato un importante cestista negli anni Ottanta, è stato lanciato dal florido vivaio di Casalpusterlengo ed oggi a 27 anni nel pieno della maturazione sceglie Palestrina per vivere un campionato agli ordini di coach Lulli. Lo abbiamo sentito per ascoltare le prime parole da uomo della Citysightseeing: "Fisicamente mi sento pronto, in passato ho avuto un problema al ginocchio che ho superato del tutto. Ho avuto modo di sentire riguardo Palestrina l'impressione di Nunzio Sabbatino (compagno ai tempi di Agrigento) che me ne ha parlato benissimo, poi ovviamente sono stato contattato da coach Lulli che mi ha mostrato il suo modo di intendere la gestione del gruppo e del tipo di basket, aveva bisogno di un giocatore come me e ne sono stato affascinato. Dell'ambiente mi sono reso subito che fosse quello di una grande famiglia e guidato da una grande società. Dopo tanti anni in cui ne ho solo sentito parlare avendo militato altrove si realizza una bella opportunità, mi fa felice sentirmi desiderato. Ho trascorso tre anni a Bisceglie ad alto livello, in cui solo nell'ultimo anno non ho lottato fino ai turni finali, ma giungo a Palestrina per continuare su questi standard e, come spiegato dal coach, cercare di raggiungere l'obiettivo che è quello di riprovare a migliorare i risultati di questo biennio. A 27 anni potermi mettere in gioco per ambire a traguardi di alto livello è fondamentale per continuare la mia carriera con motivazione."