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Pallavolo

3ªDiv. - Bernarducci:"Sogno di andare in A grazie al Fiumicino"

Il giovanissimo tecnico della formazione biancoblu si racconta in 10 domande prima di iniziare il suo nuovo campionato

25 Agosto 2016

Marco Bernarducci

Marco Bernarducci

Marco Bernarducci

Marco, ma da sempre “Marcolino”, nato il 31/12/1991, inizia ad appassionarsi a questo sport molto presto iniziando all’ età di 6 anni. Partendo dal minivolley svolge tutte le categorie giovanili fino ad arrivare alla serie D. Inizia ad allenare come secondo allenatore a 16 anni per poi prendere il cartellino da allievo allenatore nella stagione 2011/12 fino ad ottenere il 1°grado 2°livello giovanile nel 2013. Ha allenato minivolley, giovanili, disputato campionato provinciali fino a svolgere il secondo allenatore in serie D. Nell’ ultimo anno ha allenato nella categoria prima divisione.


Perché alleni? "Perché mi piace trasmettere la passione che ho per questo sport e poter contribuire al miglioramento di ogni singolo giocatore".


Da quanti anni sei nella Volley Fiumicino? "Questa sarà la prima stagione alla Volley Fiumicino".


Quale è il tu ricordo più bello legato alla pallavolo e quello legato alla Volley Fiumicino? "Il ricordo più bello da giocatore sono le finali di Rimini quando facevo le giovanili, da allenatore la stagione 2013-14 coronata con la promozione in seconda divisione, il secondo posto nel torneo prove di terza e le finali AICS. Spero di averne presto altri legati alla Volley Fiumicino".


Il motivo della tua passione per questo sport? "È iniziato tutto seguendo mia sorella e dal primo momento mi sono innamorato di questo sport"

Un tuo sogno nel cassetto legato alla tua attività da allenatore?
"Far parte un giorno dello staff di una serie A"


Raccontaci qualcosa di più di te: quali sono le tue altre passioni, i tuoi hobbies,  la musica che ascolti il tuo libro preferito, il tuo film preferito? "In particolare mi piace ascoltare molta musica di vari generi"


Perché un ragazzo/a dovrebbe fare pallavolo? "Perché è uno sport di gruppo, ti permette di crescere come persona e ci si diverte"


Un consiglio per tutti i giocatori? "Stare sempre con i piedi a terra e di impegnarsi ogni allenamento perché solo cosi si possono ottenere risultati


Il tuo motto? "Meglio essere sottovalutati e stupire che essere sopravvalutati e deludere"


Parlaci del progetto per la tua squadra di quest'anno? "Allenerò la terza divisione maschile che punterà in alto con un mix di giocatori giovani da far crescere e di giocatori più esperti".

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