pallavolo

La Fenice, parla Rocco "Migliorarci sempre"

Il presidente del club capitolino apre le danze in vista della prossima stagione che vedrà gli arancioneri impegnati su più fronti

Lavorare e prepararsi seriamente, rafforzare le prime squadre e sviluppare il settore giovanile. Sono gli ingredienti su cui la Fenice punterà ancora di più nella prossima stagione. Il presidente Benedetto Rocco è diretto ed è un fiume in piena quando parla, ma sempre tenendo i toni pacati e ponderati, perché l’umiltà è la base dei successi raggiunti e la Fenice lo ha dimostrato. “Siamo già entusiasti per quello che ci aspetterà”, il presidente è soddisfatto della stagione appena conclusasi e guarda al futuro, prossimo, con lo stesso spirito di sempre, “lavorando sodo e seriamente”. Nonostante i tanti traguardi e trofei raggiunti, La Fenice non si ferma. Neppure d’estate. E’ tutto in fermento per quel che riguarda gli innesti nelle prime squadre (B maschile e C femminile): in questi giorni stanno firmando alcuni nuovi e importanti atleti e molte altre sono le conferme. I roster si stanno quindi rafforzando: si punta ancora più in alto. “Sono molti le atlete e gli atleti che vogliono venire a provare,  perché hanno visto il buon lavoro svolto in questi anni, conoscono l’alta preparazione del nostro staff tecnico di elevata professionalità”. E’ in fibrillazione tutta la società e la Fenice sta lavorando sul territorio per promuovere sempre di più il volley. “Crediamo nel settore giovanile: stiamo collaborando con le scuole del quartiere, stiamo sviluppando importanti progetti in questo territorio”, prosegue Rocco. “La nostra tendenza è migliorare sempre, vogliamo e siamo sempre alla ricerca del massimo. Ringrazio tutti i collaboratori per i traguardi raggiunti finora e per quelli che seguiranno. Stiamo inoltre investendo nello staff tecnico che seguirà il  Minivolley: anche qui puntiamo ad alti livelli”. Non ci si adagia sugli allori: “Alziamo sempre di più l’asticella per mirare a sempre più alti obiettivi”, confida il presidente,”per dare l’opportunità agli atleti di poter militare in vetta”.

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