L'INTERVISTA

L'Europa scopre Germani "Emozionante correre per l'Italia"

Il ciclista ciociaro, campione italiano a cronometro allievi, racconta l'esperienza in Francia e il futuro tra gli juniores

Lorenzo Germani. Roccasecca, Ferentino e la Ciociaria l'hanno cresciuto e scoperto. L'Europa ha iniziato a conoscerlo domenica 14 ottobre: il campione italiano Allievi a cronometro, alla prima esperienza nel ciclismo internazionale a Les Herbies, in Francia, ha conquistato il terzo posto a 5" dal vincitore.  Un mese di riposo per ricaricare le batterie, poi palestra, uscite in scioltezza e inizierà la preparazione invernale. A gennaio partirà la nuova stagione e nel frattempo si è trasferito in Toscana, a Massa, dove sta frequentando il Liceo Scientifico. Un viaggio lontano da casa per continuare a inseguire il suo obiettivo, con la VeloSport sempre nel cuore. 


Campione Italiano, Campione Regionale, vincitore del "Trofeo Mastrosanti" la gara di casa e terzo alla "Crono delle Nazioni": Lorenzo, una stagione straordinaria. La sognavi così?

"A inizio stagione pensavamo di fare bene, visti i risultati dello scorso anno, ma sinceramente non ce l'aspettavamo così redditizia. Soprattutto il titolo italiano a cronometro e quest'ultima esperienza in Francia, per me ha rappresentato un qualcosa in più e poteva esserlo anche dal punto di vista del riscontro cronometrico, ma va bene così: non è questo risultato che cambierà questa bella stagione".


Ci eravamo sentiti a inizio settembre anticipando il tuo imminente passaggio tra gli Juniores. Svelaci dove andrai e i tuoi progetti futuri.

"L'anno prossimo correrò con la Work Service Romagnano, progetto ciclistico che unisce Veneto e Toscana e spero di fare una stagione nel migliore dei modi come lo è stata questa appena passata. Per arrivare al Work Service mi sono dovuto trasferire qui a Massa, non è stata una scelta semplice per me e i miei familiari, ma era la cosa migliore da fare per cercare di crescere e di fare un passo ulteriore verso il ciclismo che conta".


Chrono des Nations, detta alla francese per dare risalto al primo prestigioso risultato nel ciclismo internazionale: a Les Harbies, nonostante i crampi nei sei chilometri conclusivi, hai centrato il podio. Correre su strade europee quali sensazioni ti ha lasciato?

"Correre e rappresentare l'Italia è una grande emozione. La mia prima corsa all'estero, non nascondo che ero abbastanza teso, però sono riuscito comunque a dare il massimo e nonostante tutto sono riuscito a salire sul podio anche per pochi secondi. È stata un'esperienza che, al di là del piazzamento finale, nel suo piccolo mi ha fatto crescere molto e ne farò tesoro nelle prime corse della prossima stagione". 


La città di Ferentino ti ha premiato come un'eccellenza dello sport che ha portato in alto il suo nome: quali ricordi porterai con te dell'esperienza nella Velosport?

"Sono molto felice di quello che è stato fatto in questi anni con la Velosport e di come sono stato con questa squadra. Sono stato molto felice della premiazione e mi ha fatto molto piacere essere stato ospite nella sala consiliare del comune . Devo dire un grosso grazie al presidente Gualtiero Caldarilli e al direttore sportivo Mario Morsilli per tutto quello che hanno fatto e per tutto quello che continueranno a fare per la Velosport. Un progetto che c'è stato prima, con me e che continuerà a esserci e i ragazzi grazie a loro possono crescere e affrontare corse in tutte Italia nel migliore dei modi. Credo che la Velosport Ferentino sia una delle migliori d'Italia sotto ogni punto di vista". 

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