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CV Volley, una realtà diversa. L'intuizione di Vivana Marozza

La società di pallavolo tirrenica da 12 anni è al servizio del comprensorio, tra titoli e riconoscimenti istituzionali

Una realtà  al servizio dello sport cittadino  da dodici anni. Riconoscimenti a livello giovanile da parte della Fipav. Corsi dai tre anni fino alla maggiore età, con una squadra maggiore che ha toccato anche il campionato nazionale di B1. Titoli nazionali, regionali e provinciali. Una casa per chi vuole fare sport e per chi crede che gli insegnamenti derivanti dalle attività psicomotorie ne costruiscano gli esseri umani del futuro. Questo è la Cv Volley della presidentessa Viviana Marozza. Partiamo dall’inizio, quel lontano 2007, dove per un’idea della stessa Viviana Marozza e di suo marito Cristiano Cesarini nasce questa società sportiva. Anzi  raccontare quanto avvenuto sabato scorso alla palestra Marconi di Civitavecchia rende l’idea del percorso, di quanto si sia camminato usando la pallavolo come mezzo per costruire qualcosa di concreto in città. La Cv Volley è parte attiva del "Progetto CONI- Orientamento Avviamento allo sport" in collaborazione della Scuola Calcio DLF. In un movimento sportivo multidisciplinare che si concluderà a Luglio. A presentare il progetto anche l’assessore allo sport del comune di Civitavecchia Daniela Lucernoni, la referente del progetto Di Iorio e alla professoressa Ferretti che ha dato voce al CONI Roma 3. Sono state illustrati gli scopo e la finalità del progetto ai genitori e ai 30 bambini presenti nati nel 2009 e 2010. Al centro del pomeriggio il divertimento e l'educazione sportiva. I bambini dei due vivai si sono cimentati in attività multidisciplinari e sono stati seguiti dai tecnici di ambedue le società. Questo oggi, ma come è nato tutto?


Le contrapposizioni a quanto già esisteva, l’ingegno nel perseverare un obiettivo e soprattutto la costanza nel tempo che passa, portano sempre, se svolti con passione,  a dei risultati tangibili. Perché se nel 2007 Viviana Marozza e Cristiano Cesarini avessero pensato, o solo supposto, che da quel progetto chiamato Civitavecchia Volley, nato all’inizio con una sola squadra di terza divisione,  nascesse questa realtà pallavolistica giovanile di oggi avrebbero, forse, ipotizzato quanto oggi hanno messo in piedi. O almeno lo avrebbero sperato, forse non tutto  in cosi breve tempo. Un percorso esponenziale che ha portato il Cv Volley a ricollocare il volley al “centro del villaggio” non solo nella nostra città, ma anche nel comprensorio. Perché se il 2007 è la data di inizio nell’anno successivo succede già qualcosa di importante. Si uniscono a loro Carlo Gasparri e Gianfranco Cesarini e si intraprende la via del settore giovanile. Un progetto a larga scala che porta il coinvolgimento di Tolfa, Manziana e Cerveteri e in meno di due anni, oltre a ridare vita alla pallavolo in queste città,  la Cv Volley è riconosciuta dalla Fipav come la quarta società per gli atleti scesi in campo. Dal nulla al quarto posto, un’enormità se si pensa a quante società lievitano sul territorio laziale e quanti anni di lavoro sono necessari a riconoscimenti del genere. La prima squadra agli arbori è il fulcro delle attività, con lo specchietto mediatico che accresce e da forza dell’intera movimento. In cinque anni dalla terza divisione femminile, acquisendo il titolo di C nel frattempo, il Cv Volley arriva fino alla B1. Ma se l’idea era quella di un progetto volto al sociale che potesse essere anche il baricentro sul territorio a cui affidarsi, non si cambia idea ne col tempo, ne con i titoli vinti. Se gli anni di B1 sono il lustro a livello di conquiste, palmares e bacheche societarie la decisione, poi, di virare e puntare tutto sul settore giovanile ne è solo la riprova. La prima squadra diventa col tempo il riflesso delle attività giovanili, si mantiene una categoria dove possano giocare anche le più piccole e, nel frattempo, gli atleti crescono.

Eccome se crescono. La Cv Volley diventa Scuola Federale di Pallavolo, viene perpetrata oltre al MiniVolley  anche l’attività del MicroVolley, per i più piccini dai tre anni in su, e arrivano i riconoscimenti sul campo. Quattordici titoli provinciali tra Roma e Viterbo, la prima e unica presenza in finale come società di Civitavecchia a livello nazionale maschile nella categoria 3x3, marchi di qualità con l’ultimo d’argento nella passata stagione, fino all’anno scorso quando la Cv Volley è stata premiata dalla federazione italiana ottenendo il quinto posto regionale nel “Gran Premio Lazio Giovanile”. In tutto questo tre appuntamenti fissi che durante l’anno colorano le giornate sportive, la festa di Natale “Solidarietà in Amicizia”, giunta all’undicesima edizione, “S. Fermina sotto rete” in occasione della festa patronale di Civitavecchia, sette edizioni quest’ultima, e,  da quest’anno, con “L’Ultima Schiacciata dell’Anno”.Manifestazione che ha visto il coinvolgimento di dieci società tra Lazio e Umbria con un Palazzetto dello Sport di Civitavecchia pieno all’inverosimile. La Presidentessa Viviana Marozza ne traccia un bilancio di questi dodici anni scarsi, partendo dal progetto Coni andato in scena Sabato: “Siamo felici di aver ospitato la giornata di apertura del progetto CONI in casa Cv Volley. Il nostro staff è sempre pronto ad accogliere con entusiasmo i progetti che mettono al primo posto i bambini e il loro sviluppo psicomotorio. I nostri atleti si sono confrontati con i piccoli calciatori del DLF e con dei giochi nuovi, studiati appositamente dai nostri allenatori per accrescere il loro bagaglio di esperienza motoria, si sono oltre che divertiti anche impegnati in qualcosa per loro nuova. Il risultato è stato senz'altro positivo e voglio mandare  un mio personale ringraziamento ai nostri instancabili dirigenti e ai nostri allenatori per la loro partecipazione attiva, soprattutto per la passione con cui mettono a disposizione il loro know how tecnico. Se penso agli arbori di questa società posso dire che l’avevo immaginata cosi. Una realtà diversa all’interno del mondo sportivo cittadino, atta a costruire oltre che degli sportivi anche delle persone da immettere nel contesto sociale. Abbiamo percorso tanta strada e posso dire che  il nostro futuro è ora in mani sicure, in quelle dei nostri giovani atleti e di tutto l’entourage che con me lavora alla crescita di questa società.”

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