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Scherma
20 Marzo 2020
Daniele Garozzo
Come tutte le palestre d’Italia, anche la “Simoncelli” (storico quartier generale del Frascati Scherma) rimane chiusa. E così anche gli atleti di spessore internazionale del club presieduto da Paolo Molinari devono “arrangiarsi” autonomamente con gli allenamenti. L’emergenza Coronavirus è capitata in un anno particolarmente importante per il mondo dello sport e nello specifico per quello della scherma: a luglio si dovrebbero disputare (il condizionale è d’obbligo, al momento) i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, l’appuntamento clou per la vita di un atleta. Eppure c’è grande incertezza e c’è anche chi in questo momento non lo considera un pensiero primario. E’ il caso di Daniele Garozzo che sarebbe sicuramente tra i protagonisti della rassegna a “cinque cerchi”, tanto da dover difendere addirittura il titolo olimpionico individuale di fioretto oltre che partecipare alla gara a squadre con i suoi compagni di nazionale. “Ma in questo momento sto pensando poco all’Olimpiade, sono sincero – spiega il forte atleta siciliano – L’emergenza internazionale dovuta al Coronavirus e la salute pubblica sono assolutamente prioritarie, speriamo che la situazione si risolva presto. Tra l’altro leggo che i bookmaker considerano più probabile lo slittamento dell’evento e loro raramente sbagliano… Dal punto di vista personale un rinvio non sarebbe un grande problema a livello organizzativo”. Garozzo non sembra particolarmente allarmato per la preparazione della gara olimpica: “Ribadendo che il primo pensiero è un altro, ritengo che per uno schermidore cento giorni siano sufficienti per preparare al meglio un evento importantissimo come le Olimpiadi. A mio parere è molto più complicato il discorso per altri atleti come i nuotatori o i fondisti perché la preparazione è più lunga e non allenarsi adesso rappresenta un grosso problema”. Il campione olimpico, in questo momento, si sta arrangiando a casa: “La palestra è chiusa e credo che sia un provvedimento giusto. Io sto cercando di fare un po’ di lavoro fisico nella mia abitazione. L’augurio è che si possa tornare a fare sport perché vorrebbe dire che la situazione generale sta migliorando”.
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