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pallavolo femminile
Il club gialloblù si gode un ottimo inizio di stagione: i tecnici di U17 e U19 analizzano il momento
30 Marzo 2021
Dream Team: da sinistra Cataldi e Liguori
La Dream Team Roma ha davvero iniziato bene. Non è solo l'espressione tipica di questi momenti, quando si valorizza tutto perché ciò che conta di più è esser tornati a giocare, è anche - semplicemente - l'analisi del gioco, dei punti e delle prestazioni gialloblù. Ed è così che anche questa settimana le giovanili del team gialloblù fanno 3/3 con due successi in U17 e il colpo interno alla prima in U19. Serve vincere perché questi campionati così serrati non danno possibilità di errore, mettono in luce il collante interno alla squadra e impongono il mantenimento di un altissimo ritmo di gara. Ecco che dunque l'Under 17 ha già superato le altre squadre DTR per gare in campionato e ora si appresta a vivere la terza, e fin qui - visto il doppio confronto di giovedì e domenica, si può dir poco o nulla in termini di errori al gruppo di coach Cataldi: bene con Tor Sapienza in una trasferta per nulla semplice, bene nella pur più agevole gara interna con Casalbertone. Nessun set perso e tanti punti fatti: ottimo lasciapassare per il terzo turno che ora arriva, con Sales, sempre in casa. Soddisfatto a fine gare coach Cataldi, che - sereno sul ritmo che arriverà, dice "In questi primi turni quando tutti siamo sottoposti a rodaggio, vincere significa aver investito in preparazione e sudato tantissimo con le ragazze". Bene l'esordio, carico di contenuti emozionali visto come si era bruscamente interrotto l'andamento delle gare e dei successi, anche per l'Under 19, che fa suo il confronto domestico con Tor Sapienza, dominando sostanzialmente la totalità della gara salvo per alcune parti di secondo set: Tor Sapienza mai arrendevole, e quindi qualità di gioco gialloblù che emergono con ancora più risolutezza. "Dobbiamo imparare, ma arriverà questa cosa col tempo , a chiudere le partite. Più cinismo nei momenti in cui abbiamo in pugno il gioco" dice Liguori a fine gara, consapevole che questo sport non lascia spazio alcuno ad errori: devi essere diretto quando hai la possibilità di farlo, non lasciar "vivo" lo sfidante, che in quel momento va in difficoltà per i colpi inferti. Un insegnamento da cogliere in vista di gare dal coefficiente magari anche più complesso.
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