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TdR
26 Marzo 2016
Si ferma in finale il sogno della selezione Allievi di Silvio Crisari (© Gazzetta Regionale)
VENETO-LAZIO 3-2
VENETO Boscaro, Coppe, Bortolini, Canuto, Baladan, Fahmi, Vettore, Bertuletti, Tosato, Botosso, Zornetta, Gallina ALLENATORE Jimenez
LAZIO Piatti, Gattarelli, Gobbi, Calzetta, Fioretti, Peroni, Filipponi, De Camillis, Leandri, Volpini, Russo, Angeli ALLENATORE Crisari
MARCATORI 19'pt Russo (L), 4'st Vettore (V), 15'st Canuto (V), 17'st Zornetta (V), 19'st Leandri (L)
ARBITRI Laratro (Torino) CRONO Saladino (Torino)
E’ una finale che lascia l’amaro in bocca quella degli Allievi. La formazione di Silvio Crisari cede 3-2 al Veneto e non riesce a conquistare il quarto scudetto consecutivo. Una finale strana, sfortunata e difficile da digerire per una selezione che tanto ha lavorato in questi mesi e che nell’atto conclusivo di Courmayer, pur soffrendo al cospetto di un grande Veneto, avrebbe meritato miglior sorte. Proprio la buona sorte è l’unico fattore che è venuto a mancare alla selezione laziale negli ultimi 40’ in Valle d’Aosta.
La cronaca L’inizio del match mette subito in luce quello che sarà il copione della gara: il Veneto prova a fare la partita, ma il Lazio si chiude per ripartire e colpire in velocità. La prima azione della gara è proprio per i ragazzi di Crisari, con Gobbi che centra il palo su punizione. La risposta del Vento è con Zornetta, che impegna due volte Piatti. Al 7’ Leandri serve Gobbi, ma Boscaro compie il miracolo e il numero uno veneto si ripete subito dopo su Leandri. Passano i minuti e il Veneto cresce. All’11’ Coppe serve Vettore ed è grande Piatti a salvarsi con l’aiuto del palo. Passano tre minuti, mischia davanti l’area laziale e Bortolini spara alto. Il Lazio, come detto, si chiude e riparte e al 16’ Boscaro compie il doppio miracolo su Gattarelli e Calzetta. Al 17’ brutta palla persa in uscita dal Lazio, ne approfitta Botosso, che calcia a porta vuota, ma è Gobbi a respingere sulla linea. La gara si sblocca nell’ultima azione del primo tempo. Ripartenza di Gobbi, botta di punta, respinta di Boscaro e tap in vincente di Russo.
Nella ripresa il Veneto spinge, colpisce un palo, rischia di subire il raddoppio, ma alla fine trova il pareggio al 4’. Splendida azione di Vettore, che si libera di due giocatori e di punta manda la palla all’incrocio, dove neanche uno strepitoso Piatti può arrivare. Passa un minuto e il Lazio ha la grande chance per riportarsi in vantaggio. Gattarelli si invola centralmente, supera Gallina che con la punta delle dita riesce a spostare la palla, costringendo Gattarelli ad una conclusione defilata che non inquadra lo specchio. Al 6’ ancora Lazio, ancora in ripartenza, botta di Leandri e ancora Gallina decisivo con il corpo. Il Veneto ha la supremazia territoriale, ma dopo la rete dell’1-1 i pericoli maggiori li crea il Lazio. I ragazzi di Jimenez, però, completano la rimonta al 15’: ancora splendida azine di Vettori e palla al centro per Canuto che deve solo spingere in porta. Crisari risponde subito con il portiere di movimento ed è al 16’ che la sorte fa la sua scelta. Gattarelli prende palla e supera tutta la squadra avversaria, calcia a colpo sicuro e con la sfera che sta per varcare la linea, ma è il suo compagno di squadra Peroni a respingere involontariamente la palla e a strozzare l’urlo in gola alla panchina laziale. Passano trenta secondi e il Veneto fa tris con Zornetta, che intercetta la sfera punta la porta e dal limite scarica di potenza alle spalle di De Camillis, portiere di movimento. Crisari sceglie di schierare il quintetto classico, rimettendo Piatti in porta e al 19’ Leandri pesca l’angolo opposto riaprendo la gara ad un minuto esatto dalla fine. Un minuto che serve solo a far crescere il rimpianto, perché al suono della sirena è il Vento a mettere la mani sul titolo.
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