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l'intervista

Lazio, Colaceci traccia la strada del settore giovanile

Il responsabile del settore giovanile biancoceleste: "Programmazione, qualità dello staff e rispetto dei ruoli sono le parole chiave del nostro lavoro"

24 Luglio 2019

Andrea Colaceci © Cassella/divisione calcio a 5

Andrea Colaceci © Cassella/divisione calcio a 5

Andrea Colaceci © Cassella/divisione calcio a 5

Prima squadra, settore giovanile e affiliazioni. Questi sono tre dei punti cardine del progetto portato avanti negli anni dalla S.S. Lazio Calcio a 5. Se alla guida della società ci sono i presidenti Daniele Chilelli e Patrizio Abbate, al loro fianco, in un perfetto lavoro di squadra, si muove il responsabile del settore giovanile biancoceleste Andrea Colaceci, che opera con l’obiettivo comune di far crescere la Lazio a partire dalle sue basi. L’ultimo passo è stata la nascita di un nuovo polo di scuola calcio della S.S. Lazio Calcio a 5 nello storico Istituto Nazareth di Roma. Progetto presentato due giorni fa e che rappresenta l’ennesimo grande traguardo raggiunto in questi anni. “Sin dal mio arrivo - spiega Andrea Colaceci - ho sempre lavorato per creare nuovi poli ufficiali della Lazio, per far nascere sempre nuove collaborazioni. Ho avuto la fortuna di lavorare al fianco di un professionista come Fabio Cecchini, che mi ha introdotto in questo campo. Anche dopo la sua uscita dalla società, vogliamo continuare con forza in questa direzione, spingendo nella creazione di affiliazioni che possano generare un arricchimento reciproco. Con Daniele Chilelli, al quale mi lega un forte legame, abbiamo in mente nuove idee per rendere sempre più partecipi le società affiliate, provando a trasmettergli le nostre esperienze, ma sempre in un’ottica di confronto”. Un settore giovanile che rappresenta in tutto e per tutto le fondamenta della prima squadra. Basi sulle quali costruire il futuro del club biancoceleste: “La Lazio non può prescindere dalle sue giovanili - prosegue Colaceci - Con il lavoro e la programmazione abbiamo sempre cercato di formare giocatori in grado di competere nel calcio a 5 di alto livello. Sono tanti anni che, oltre ai riconoscimenti sul campo, abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni nel vedere ragazzi, che hanno iniziato con noi, raggiungere palcoscenici importanti in Serie A, in nazionale e nelle varie rappresentative”. Un percorso frutto del lavoro di tante persone. “Prima al centro del progetto c’era Fabrizio Reali, a cui mi lega un profondo rapporto umano e professionale. Lui esprimeva in campo tutto ciò che creavamo nel settore giovanile. Adesso abbiamo un nuovo tecnico molto preparato, che è entrato subito in sintonia con il mondo Lazio. Il nostro obiettivo è di lavorare con i giovani italiani, perché ce ne sono molti e bravi, bisogna solo aver coraggio di farli giocare e metterli su palcoscenici importanti. Programmazione, qualità dello staff e rispetto dei ruoli: queste sono le parole chiave del nostro lavoro e questa sarà la strada che io e Daniele Chilelli seguiremo anche negli anni futuri".

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