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Serie B
05 Dicembre 2014
Fabrizio Reali (Foto © Segneri)
Domani il Prato Rinaldo scenderà in campo alle 17:30 in quel di Perugia per affrontare il grifone quintultimo della classe. Per Pandalone e compagni una trasferta molto insidiosa, visto che in casa i perugini non hanno mai perso (3 pareggi con Nursia, Grosseto e Foligno e una vittoria con la Sangiorgese).
Reali. “Mancano tre partite alla fine del girone d'andata – racconta Fabrizio Reali – e ora diventa sempre più difficile. Quando devi vincere sempre e la maggior parte delle volte ci riesci, continuare a prendere i tre punti, proprio per la statistica e la legge dei grandi numeri, diventa complicato. Andiamo a Perugia per affrontare una buona squadra, ma siamo obbligati a vincere. Ce la metteremo tutta”.
Il Perugia. Come detto, quella umbra è una buona squadra, neopromossa, ma che può vantare nel roster un grande giocatore come Vanderlei: “Il loro è un campo piccolo e uno come lui, con quel tiro, può metterci in difficoltà. La chiave, ancora una volta sarà la fase difensiva: con il passare degli anni ho capito che in questo sport se attacchi bene non è detto che vinci, mentre se difendi hai ottime possibilità di spuntarla. Fare una buona fase difensiva, anche questo sabato, è una delle poche cose che contano davvero: in attacco, in fin dei conti, prima o poi il gol lo troviamo”. Già, oltre ad essere la seconda miglior difesa al pari dell'Olimpus (20 i gol subiti, 19 quelli della Maran), il Prato Rinaldo è nettamente il miglior attacco del campionato con 55 reti fatte, 9 più del Nursia.
Uomo Prato. Numeri che giustificano la rimonta in classifica dei gialloblu, alla caccia di un'impresa: il raggiungimento della Coppa Italia. “Ma non la vedo come un ossessione – prosegue il 7 -, se la prendiamo vuol dire che avremo fatto molto bene, ma se non sarà così non ci strapperemo di certo i capelli. L'obiettivo più importante è prendere i playoff”. Reali, al secondo anno di Prato Rinaldo e tecnico dell'U21, è ormai un vero e proprio simbolo di questa società: “Al Prato Rinaldo sto bene e spero che il rapporto possa durare il più a lungo possibile. Mi sento un giocatore che cerca di dare il massimo e di fare il bene della società e non mi dispiace poter dare una mano a 360° se e quando vengo chiamato in causa. Tuttavia, il vero uomo Prato Rinaldo è Michele Pandalone, così come lo è Daniele Di Stefano, che ha smesso di giocare, ma ormai è legato indissolubilmente a questo club”.
U21. Chiusura con l'Under 21: “Sono molto soddisfatto. Ad inizio anno ho detto che ce la saremmo giocata con tutti e finora l'abbiamo dimostrato”. Domenica Luongo e compagni, che occupano la sesta posizione in classifica, subito a ridosso delle grandi, affronteranno la Lazio capolista: “Siamo un po' i cugini scarsi della Lazio – conclude sorridendo Reali -. Questo per dire che per essere al loro livello dobbiamo avere fame e cattiveria agonistica: un po' come l'Atletico di Simeone contro il Real Madrid. La cattiveria è l'unica caratteristica che non deve mai mancarci. Siamo sulla buona strada: domenica avremo una possibilità su cento, ma proveremo a far saltare il banco. Ne sono convinto, ci sono tutte le carte in regola per fare una grandissima partita”.
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