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serie A

La Lazio cade ad Imola: la prima trasferta dell'anno è nera

Nel primo tempo match equilibrato, poi prendono il sopravvento gli emiliani che chiudono con sette reti

15 Ottobre 2016

Giasson (Lazio)

Giasson (Lazio)

IMOLA-LAZIO 7-4

IMOLA Battaglia, Da Costa, Barbieri, Costa, Napoletano, Jelavic, Revert Cortes, Marcio Borges, Castagna, Vignoli, Da Silva, Devanir ALLENATORE Pedrini

LAZIO Patrizi, Chilelli, Escosteguy, Fortini, Gattarelli, Gedson, Giasson, Pacheco, Paulinho, Stoccada, Tilico, Blasimme ALLENATORE Reali

MARCATORI 13'59'' pt Vignoli (I), 17'52'' Giasson (L), 2'58'' st Borges (I), 5'48'' Revert Cortes (I), 6'33'' Jelavic (I), 7'27'' Castagna (I), 8'21'' aut. Borges (L), 13'36'' Fabinho (I), 15'24'' Fabinho (L), 15'33'' aut. Jelavic (L), 17'53'' Chilelli (L)

Giasson (Lazio)

Dopo una prima frazione equilibrata, i biancocelesti si sciolgono nella ripresa come neve al sole. Finisce con un passivo pesante la prima trasferta della stagione. 


Primo tempo Partita bellissima al PalaCavina, col pubblico ospite ad incitare la squadra di casa e la Lazio a rispondere per le rime sul campo. Il gol del vantaggio lo firma capitan Vignoli, che stappa il match e scalda il PalaCavina. La Lazio incassa il colpo, ma nel suo momento più difficile trova il gol di Giasson – splendido rimorchio su imbucata a Paulinho – per la rete dell'1-1. Questa è cronaca spiccia, perché la partita pullula di occasioni, create, disegnate e divorate. Sugli scudi, certamente, Juninho e Patrizi, che blindano le rispettive porte

Secondo tempo Nella ripresa, però, la musica cambia improvvisamente. Borges infila il 2-1 su corta respinta di Patrizi e l'Imola vola sulle ali dell'entusiasmo. La Lazio accusa e non riesce a riemergere dall'ondata della marea rossoblu. Revert Cortes in ripartenza, Jelavic al volo e Castagna con un gran sinistro spingono a fondo i biancocelesti che vedono l'Imola scappare fino al 5-1. La Lazio chiama time-out, prova a riordinare le idee e mette il portiere di movimento: ne nasce immediatamente il 5-2, ma è un fuoco di paglia.  La doppietta di Fabinho chiude definitivamente l'incontro e a nulla valgono i successivi gol – autorete e firma di Chilelli – se non a rendere meno amaro il passivo di una partita che è scivolata tutta nella ripres


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