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Mercato
05 Settembre 2017
Da sinistra Vinci, Pignotta e Mestichella
Marco Pignotta è un nuovo giocatore della Virtus Aniene 3Z 1983. Il laterale classe '80, reduce dalle esperienze in C2 con la Stella Azzurra ed in C1 con Italpol e Atletico Fiumicino, è quindi pronto a tornare nel nazionale con la maglia gialloblu. Pignotta è stato uno dei protagonisti di quella Lodigiani che poche stagioni fa era riuscita a mettere a segno il triplete, ottenendo il salto in serie B. Il nuovo giocatore virtussino è quindi pronto a dare il suo contributo a mister Baldelli.
Pignotta. “Ho scelto la Virtus Aniene 3Z perché volevo rimettermi in gioco nel nazionale dopo tre anni tra C2 e C1. Per farlo ho quindi optato per una delle migliori società nel panorama del calcio a 5 nazionale. Un club composto da una dirigenza importante e da una rosa molto competitiva”. L'inizio della stagione, con il primo impegno di Coppa Italia del 30 settembre, dista ancora alcune settimane, ma Pignotta si sta già facendo un'idea chiara di quella che sarà l'annata gialloblu: “Sarà un campionato difficile. Il girone è ridotto e questo rende le cose molto più complicate dal momento che non ci sarà nessun margine di errore. A livello di squadre non ho ancora chiaro il quadro della situazione, ma nessuno ci regalerà niente. Noi possiamo contare su una rosa importante e su alcuni giovani davvero interessanti. Dall'ultima volta che ho calcato i campi della serie B sono cambiate un po' di regole, a partire da quella degli Under. Avere a disposizione 4-5 Under in grado di dare il loro contributo anche in B penso possa essere un aspetto importante. Abbiamo tutte le carte in regola per fare bene”. Con la maglia della Lodigiani, Pignotta ha lasciato un segno importante nella storia del futsal laziale, arriva ora in una squadra che lo scorso anno ha scritto la storia della C1, vincendo tutte le partite. “Un punto in comune tra Aniene 3Z e Lodigiani l'ho visto nella volontà della societa di non rivoluzione la squadra, ma di confermare il grosso della rosa che ha vinto la C1. Stessi giocatori, stesso staff tecnico, con qualche innesto mirato e di grande qualità. In questo modo si consolida il gruppo e sul campo questo è un aspetto che si vede e porta i suoi frutti”.
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