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Serie B

Mirafin, Mirra: "Che fatica, ma che soddisfazione"

Intervista al presidente rossoblù, che torna sulla promozione e traccia un bilancio della stagione

28 Maggio 2018

La dirigenza rossoblù

La dirigenza rossoblù

La dirigenza rossoblù

La Mirafin conquista la Serie A2, squadra e tifosi conquistano anche la casa del DG Rocchi per festeggiare fino a tarda notte la promozione. In prima fila il presidente Mirra con il sorriso delle grandi occasioni, gli facciamo qualche domanda stringatissima per lasciarlo a ruota libera, una chiacchierata tra amici.


Presidente, A2

"Inizialmente era un sogno, poi è diventato un obiettivo, ma non credevo di bruciare le tappe in questa

maniera. Tre anni fa eravamo in C, diventare competitivi in B sarebbe stato già un buon traguardo, centrare

l’A2 credo sia qualche cosa di storico per la società e per tutti i nostri tifosi. Devo ringraziare tutti i miei

collaboratori, il loro impegno quotidiano, la loro dedizione, ha consentito questo successo".


Il tuo momento di paura

"Questo è un anno che per alcuni motivi non auguro a nessuno dei miei colleghi presidenti. Per fenomeni

metereologici straordinari siamo stati costretti ad abbandonare il nostro palazzetto per cinque mesi. Giocare

sempre in trasferta non è stato semplice, allenarsi spesso all’aperto o in orari di estrema necessità anche.

Solo grazie alla disponibilità dei ragazzi e dello staff tecnico siamo riusciti a presentarci in campo quasi

sempre in buone condizioni, alcune prestazioni sono state condizionate ma è acqua passata. Di contro in

questo periodo mi sono personalmente impegnato al massimo con le amministrazioni locali per trovare le

soluzioni che ci permettessero di disporre del palazzetto quantomeno per i play off. Grazie alla disponibilità

di tutti ci siamo riusciti".


Fammi un nome

"Assolutamente no, tutti hanno dato il massimo di quello che potevano dare, giocatori, allenatore,

preparatori, dirigenti, non credo che ci stata una sola persona che non si sia messa a disposizione al 110%"


Allora un nome te lo faccio io: Armando Mirra

"Sono il padre e potrei sembrare di parte ma Armando è veramente un ragazzo dalle doti umane fuori del

comune, mi ha dimostrato in altri ambiti di avere delle capacità e delle qualità eccezionali, ed è per questo

che eravamo convinti che potesse ricoprire il ruolo di vicepresidente con la massima soddisfazione di tutti.

Lo volevo vedere in questo nuovo ruolo, con la certezza che non mi avrebbe deluso e così è stato. Ha svolto

un lavoro eccellente sotto tutti i punti di vista, è stata quella figura manageriale che ci ha consentito di

armonizzare dirigenza e campo, di ottimizzare le tante qualità già presenti in Mirafin".


Ma Mister Salustri lo confermiamo

"Mister Salustri è arrivato in Mirafin dopo una stagione abbastanza incolore in C1. In tre anni ci ha portato in

A2 in anticipo su qualsiasi tabella di marcia che avevo in mente, per cui posso solo parlare bene di lui sotto

qualsiasi punto di vista e ringraziarlo per quanto ha fatto. Adesso ci dobbiamo godere questo successo, con

tranquillità ci metteremo seduti e parleremo della nuova stagione, se continueremo a condividere gli stessi

obiettivi, Salustri sarà il nostro mister ancora per molti anni come spero e credo".


Il nuovo sogno nel cassetto

"Il cassetto per ora rimane chiuso, il nostro sogno lo abbiamo realizzato. Dobbiamo essere umili e soprattutto

seri, rimane tranquilli e goderci la prossima stagione in A2. Per riaprire il cassetto e metterci dentro altri

sogni c’è sempre tempo, nel rispetto del nostro modo di vedere le cose, nello stile Mirafin".

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