Nazionale

Portogallo-Italia, Bellarte: "Sfide stimolanti, ci confrontiamo con il massimo livello"

Ufficio Stampa

Dopo due giorni di raduno a Novarello Villaggio Azzurro, a Granozzo con Monticello alle porte di Novara, la Nazionale italiana di futsal è partita questa mattina alla volta del Portogallo per prepararsi alla doppia sfida ai lusitani, campioni del mondo in carica. Le gare si giocheranno entrambe a Vila Do Conde, comune portoghese di 75.000 abitanti nel distretto di Porto. Sia il match di venerdì 14 aprile (ore 20 italiane) che quella di domenica 16 (ore 21) saranno trasmessi in streaming su figc.it.

Bellarte. Sono ben 19 i precedenti fra Italia e Portogallo, con 10 vittorie degli Azzurri, 7 pareggi e sole 2 sconfitte. Benché la bilancia penda a favore di Musumeci e compagni, negli ultimi anni i lusitani sono diventati la squadra da battere, avendo messo in bacheca gli ultimi due europei in fila e il Mondiale del 2021. Lo sa bene il Ct Massimiliano Bellarte, che pone l’accento sia sulle difficoltà della sfida, sia sulla voglia di competere: “Si alza l’asticella, è vero – commenta l’allenatore di Ruvo di Puglia -, ma affrontiamo queste partite con entusiasmo, spensieratezza e con la voglia di godere della competizione. L’obiettivo è capire a che punto siamo nel nostro processo di crescita, che ha come obiettivo quello di provare a essere sempre migliori rispetto al giorno precedente. Al momento, non esiste test migliore di questo, contro una Nazionale e un movimento che sono un punto di riferimento”. 

Nel 2003, quando l’Italia vinceva il primo Europeo della sua storia, il Portogallo veniva eliminato al girone (chiuso al terzo posto dietro a Ucraina e Spagna, entrambe sconfitte poi dagli Azzurri), un risultato che è stato il punto di partenza per un lavoro che, quindici anni più tardi, ha iniziato a dare i suoi frutti: “Attualmente sono un modello a cui tendere, perché il processo di crescita non è stato improvviso, ma frutto di tempo, pazienza e programmazione. La formazione, lo scouting, la stabilità trovata nei campionati e con i club hanno fatto sì che arrivassero ad essere un esempio positivo da seguire” conclude Bellarte.

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