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Serie C2
21 Novembre 2016
Velletri Calcio a 5
Dopo 7 giornate di campionato abbiamo incontrato Mister Francesco Nanni allenatore del Velletri C5.
Innanzitutto complimenti Mister dopo un avvio di 'assestamento' i risultati iniziano ad arrivare?
"Se per avvio di assestamento intendi di amalgama e conoscenza reciproca lo accetto. All’ inizio è vero abbiamo faticato ma soprattutto per far conoscere e assimilare i miei metodi di allenamento ai ragazzi, soprattutto agli anziani che mi conoscevano meno; abbiamo lavorato da agosto solo ed esclusivamente con la palla tra i piedi quindi alla ricerca di esercitazioni che potessero essere utili a livello tattico ma anche momenti ludici per far svagare i ragazzi dopo una giornata di lavoro. Abbiamo lavorato molto insieme allo staff, soprattutto nei primi allenamenti, all’ amalgama del gruppo, cosa questa in cui stiamo ancora apponendo dei tasselli perché come dico spesso io un gruppo può essere tante cose. Ora dobbiamo diventare una squadra. Dopo un po’ di scetticismo iniziale (giusto direi) siamo sulla buona strada".
Dopo 8 anni di 'gavetta nel settore giovanile' , annoverando molteplici vittorie e trofei è arrivato il giusto riconoscimento con la guida della prima squadra. raccontaci come è nato questo progetto.
"In tutta onestà questa risposta gradirei te la facessi dare dal Presidente e dal Direttore Sportivo; posso soltanto dirti che mi è stato proposto in una sera d’ estate davanti ad una pizza e quando il Presidente mi ha detto che dopo tanti anni era giusto darmi l’ opportunità di allenare la prima squadra e che in quel momento ero l’ unico in grado di poter sostituire Mister Pontecorvi, c’ ho pensato a lungo, 20 secondi (ride ndr) ed ho subito accettato in quanto mi sentivo molto lusingato. I pensieri sono arrivati dopo".
Hai preso una squadra 'rivoluzionata' rispetto agli ultimi anni molte partenze qualche rientro, le aspettative e gli obbiettivi che ti sei posto
"Rivoluzionata è dir poco. Quando ho accettato il roster era diverso. Di punto in bianco mi sono
ritrovato privo di alcuni giocatori senza che io potessi farci niente e posso garantirti che la cosa mi ha
deluso e non poco, però mi rendo conto che non si possono mettere limiti e freni ai sogni o alle aspettative dei ragazzi quindi ho dovuto sfogliare una pagina pesante del mio libro e pur masticando amaro sono andato avanti. Puoi capire quindi che come inizio non è stato certamente facile. Siamo un gruppo disomogeneo con giocatori più esperti, giovani ed altri arrivati dall’ amatoriale. Di positivo c’è stata la risposta dei ragazzi più esperti tra i più Montagna, Cedroni, i due Manciocchi che mi hanno dato la loro fiducia e disponibilità unitamente alla gioia di riportare a Velletri un giocatore storico quale Leonardo Bongianni, nominato sin da subito capitano. Ho ritrovato ragazzi quali Sciotti, Felci, Tibaldi, Vicario e Pontecorvi. Non conosco la categoria, so solo che ci sono squadre ben organizzate allenate da Mister molto preparati, miei amici, quali Elio Manni e Giuseppe Fatello nonché altre squadre formate da giocatori molto esperti pertanto, non ci crederai, ma non ci siamo posti un obiettivo; vogliamo giocare partita dopo partita e vedere a fine girone di andata dove siamo messi; mi ero prefissato di cambiare un’ aspetto che non mi piaceva, ovvero l’ atteggiamento in campo della squadra e sembra ci stiamo riuscendo, la partita di sabato ne è stata un banco di prova eccezionale. Anzi colgo l’ occasione per fare i complimenti ad ogni singolo componente della spedizione romana in casa della Polisportiva Arca. Di buono finora abbiamo creato un ottima unità d’ intenti con il Mister delle due categorie Juniores/Under21 con il quale stiamo lavorando in armonia e il ciò può solo far bene alle squadre ed ai ragazzi ai quali viene dato modo di salire e perché no esordire come è già capitato per Cioccari e Palma".
Il tuo dogma è sempre stato 'Lavoro e Dedizione' cosa cambia tra il settore giovanile e la prima squadra?
"Per rispondere a questa domanda ci si dovrebbe dedicare un’ intervista a parte. Per ora ti dico solo che nel settore giovanile purtroppo la gestione non è nei ragazzi ma ahimè nei loro genitori ; ho una visione mia che in tanti conoscono. Nella prima squadra i problemi sono altri. Da quelli economici a quelli lavorativi, alle famiglie e non per ultimo gli orari, quindi magari programmi un allenamento e poi ti ritrovi a doverlo stravolgere perché di colpo ti vengono a mancare alcuni elementi sui quali contavi e sai bene che per come sono fatto io la cosa mi devasta. Però anche qui per la salvaguardia della squadra ci si “adegua”. Nel settore giovanile puoi insegnare, in una prima squadra alleni e cerchi di modificare quegli atteggiamenti che secondo il tuo credo non vanno bene; sono avvantaggiato perché ho la fortuna di allenare tutti ragazzi responsabili e che fanno di questo sport la loro passione.
Augurandoti buon lavoro un ultima domanda, con Natale alle porte ad una ipotetica letterina a 'Babbo Natale' cosa chiederesti?
"Il mio primo pensiero và a Lorenzo Cioccari infortunatosi al termine dello scorso anno alla spalla e in questi giorni si saprà se dovrà andare sotto i ferri , per cui chiederei di non far operare Lorenzo in quanto mi dispiace sia a livello umano che di allenatore e di far finire gli infortuni che ci stanno assalendo di settimana in settimana. Per quanto riguarda il completamento della rosa un regalino già sta arrivando ma per rispetto non dico nulla fino all’ ufficialità … per il resto c’è solo la speranza di continuare a fare ciò che stiamo facendo nella più totale serenità e tornare a vedere la polivalente piena e calorosa come è stato in passato!"
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