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Serie D

Città di Zagarolo, Calcatelli non abbassa la guardia

Il giocatore granata: "Niente cali di tensione, andiamo avanti con questa determinazione"

17 Novembre 2017

Damiano Calcatelli

Damiano Calcatelli

Damiano Calcatelli

Il calcio italiano va a picco, e i maggiori limiti si dice siano tecnici. Non ci sono più talenti! - sbraitano. Qualcuno ce n’è, Città di Zagarolo ad esempio ne è piena. Uno è Damiano Calcatelli, vecchia conoscenza del calcio a 5 zagarolese tornata in amaranto per puntare in alto ma, in nazionale come in provincia, nulla è dovuto a nessuno, e quindi solo l’impegno e il sacrificio costanti possono garantire la certezza di arrivarci, lì in alto.


Cominciamo dalla fine, ossia dall’ultimo atto di un processo involutivo del calcio nazionale. Secondo te l’Italia è stata scandalosa?

“No, perché la palla è rotonda e le competizioni esistono proprio grazie al fatto che sia annoverata in esse anche la possibilità di perdere. L’Italia ha perso, meritando meno della Svezia che a suo modo è riuscita a portarla a casa. L’episodio degli azzurri ci deve far riflettere, testimonia di come abbassando anche di un centimetro l’asticella della concentrazione si possa sprofondare in crisi come quella a cui abbiamo assistito”.


Tu e i tuoi compagni sembrate molto favoriti quest’anno, almeno è ciò che si evince vedendovi giocare bene e vincere sempre…

“Esatto, ma dobbiamo bandire dall’atteggiamento qualsiasi tipo di calo di tensione per non incorrere, nel nostro piccolo, in sorprese spiacevoli come quella patita dagli azzurri. Siamo partiti molto bene, il gruppo è coeso e sembra aver trovato la giusta sinergia in campo e fuori: siamo quindici elementi molto validi, ‘intercambiabili’, come dice il mister alludendo alla grande competitività che caratterizza la rosa quest’anno; bisogna però pensare ad una partita per volta, a cominciare da quella di domani contro lo Sporting Futura. Vogliamo salire di categoria e continuare a far bene nei prossimi anni, è indispensabile rimanere uniti e mirare con determinazione tutti verso un obiettivo”.


Grande concorrenza all’interno del gruppo, come hai giustamente sottolineato. E’ un bene?

“Assolutamente sì. Ciascun tassello di questo meraviglioso mosaico è sostituibile da un altro, sia io che i miei compagno abbiamo calpestato in passato palcoscenici importanti e ciò comporta un innalzamento del livello di squadra consistente: l’anno scorso, pur essendo arrivati ad un passo dalla promozione, avevamo qualche limite nella brevità della rosa; ora questo problema non sussiste, ed è un bene perché vuol dire che io e gli altri dobbiamo dare sempre il massimo per aspirare a un posto da titolari nel quartetto che scende in campo”.


Il pubblico amaranto vi vuole a punteggio pieno. Lo accontenterete?

“Vogliamo, dobbiamo. Soprattutto in casa non vogliamo fallire un colpo per noi e per il numeroso e caloroso appoggio dei nostri tifosi. Il mister ci dice di affrontare ogni partita senza guardare la classifica: è così che ci apprestiamo ad affrontare lo Sporting Futura, con rispetto ma senza alcun timore”.

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