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Serie C1

PGS Santa Gemma: arriva la conferma di mister Claudio Ricci

La formazione capitolina ed il tecnico proseguiranno insieme anche nella prossima stagione

23 Giugno 2023

Claudio Ricci

Claudio Ricci, tecnico del PGS Santa Gemma

La Pgs Santa Gemma comunica di aver raggiunto un accordo con il tecnico Claudio Ricci per la stagione 2023-2024.
Abbiamo dunque intervistato l’Allenatore, su passato, presente e soprattutto futuro.

Mister, finalmente questo rinnovo diventa ufficiale. Sensazioni?
Arriviamo a questo rinnovo dopo settimane molto intense, ma che, ancora una volta, ci hanno portati in questa direzione.
Ci tengo a ringraziare tutte quelle realtà che hanno pensato alla mia figura per il loro progetto sportivo: è stato gratificante e non nego di aver riflettuto molto su queste opportunità di crescita professionale. La mia però, attualmente, è stata una scelta di cuore. Forse folle, forse utopistica, ma rimane una scelta comunque di grande consapevolezza del lavoro che c’è da fare e delle difficoltà che avremo nel portarlo a termine. Sono tremendamente legato a questi ragazzi, ai nostri storici giocatori, a giovani che pian piano, arrivati da qualche anno, pretendo diventino sempre più leader, ai nostri "bambini" che, partiti dalla scuola calcio, ora sono in pianta stabile in prima squadra e che devono avere l’ambizione di togliersi soddisfazioni da protagonisti. Non ho voluto tradire nessuno di loro, non ho voluto interrompere il percorso e quindi ora siamo quì, a credere nel processo e a parlare orgogliosamente di rinnovo, progettando la prossima stagione.

Facciamo un passo indietro, che campionato si è appena concluso?
Ho letto tutte le dichiarazioni fatte dai nostri giocatori nei canali che ufficializzavano le loro conferme e tutte parlavano della stessa cosa: rimpianto per aver mancato di un punto un grande obiettivo, viste anche le premesse iniziali e le tante difficoltà che abbiamo affrontato durante il percorso. Rimane una stagione di grande crescita, sia a livello tecnico-tattico, dove abbiamo lavorato tantissimo, sia a livello umano, ho imparato sulla mia pelle che c’è un tempo per aggiungere qualcosa ogni giorno, ed un tempo per togliere qualcosa ogni giorno. Personalmente non riesco a lavorare senza pressione, anzi, mi eccita e mi fa rendere al massimo. Quest’anno, però, ho messo questa pressione anche sulle spalle di ragazzi che evidentemente non hanno saputo reggerne il peso fino in fondo e questo è stato un mio errore. Siamo una squadra forte, ma complessivamente molto giovane, abbiamo bisogno di una “spensieratezza organizzata” per rendere al meglio. La stagione è stata lunga, stressante, esaltante ma con una coda di malinconia e delusione e questo mi dispiace.


In vista della prossima stagione, che obiettivi avete e come vi state organizzando?
Siamo ovviamente alla ricerca dei tasselli giusti che possano andare a completare il nostro organico, migliorandolo soprattutto dove abbiamo evidenziato lacune. Cerchiamo però profili giusti, che vadano a sposare la nostra causa e che rispecchino perfettamente una filosofia comportamentale, di gioco e di sport di un certo tipo. Sono sempre stato molto ambizioso, ora è facile parlare della Pgs Santa Gemma e considerarla una realtà consolidata del Lazio. Tutti sanno però da dove veniamo ed il percorso che abbiamo dovuto fare, ci dicevano che non potevamo salvarci in C2 e l’abbiamo dominata, ci dicevano che in C1 non avremmo potuto competere e abbiamo fatto 120 punti in due campionati, sfiorando il nazionale che avremmo comunque potuto giocare. Ed è proprio per questa mia ambizione che invece mi sento di dire, in vista della prossima stagione, di evitare di fare voli pindarici che poi ci facciano perdere di vista la realtà ed il suo senso, rendendoci insoddisfatti per risultati che altri festeggerebbero. Ogni anno ci scontriamo con realtà che spendono cifre enormi, eppure questa differenza sul campo non si è mai vista. Abbiamo pesato i nostri avversari e spesso li abbiamo trovati mancanti, sono sicuro che anche nella prossima stagione sapremo collocarci in posizioni di classifica importanti.

Vuoi lasciare qualche messaggio in particolare al termine di questa intervista?
Si, assolutamente. Solo ed esclusivamente ai miei ragazzi, anche perché ogni anno che passa mi rendo conto sempre di più di quanto io ami questo sport, ma di quanto contemporaneamente non ne apprezzi tante persone che ne fanno parte. C’è molta ipocrisia in questo mondo. All’inizio eravamo simpatici a tutti, adesso stiamo diventando grandi ed il segno tangibile è che, piano piano, siamo diventati antipatici. Per cui ci tengo a chiudere ringraziando la squadra per l’annata appena conclusa, onorare chi ci lascia, soprattutto Gabriele Lupi, mio importantissimo amico e grande compagno di viaggio, preparare ed immaginare il futuro con chi resta e chi arriverà. Vogliamo continuare a stupire, se così non sarà, ci troverete sempre a testa alta e con un sorriso stampato in faccia.

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