Cerca

L'intervista

Marco Tosini: "Via gli obblighi sugli Under? Una scelta sofferta ma necessaria"

L'intervista esclusiva al delegato del Calcio a 5 regionale che parla della nuova stagione, della riforma dello sport, del movimento femminile

19 Luglio 2023

Marco Tosini, delegato del Calcio a 5 del Cr Lazio

Marco Tosini, delegato del Calcio a 5 del Cr Lazio

Con l’assegnazione degli ultimi titoli, è calato il sipario sulla stagione del Calcio a 5 regionale. Un’annata estremamente importante, perché di fatto è stata la prima senza alcun tipo di interruzione. Anche il ritorno dell’atteso Torneo delle Regioni, dopo 4 anni dall’ultima edizione, ha rappresentato il ritorno alla piena normalità dopo il lungo periodo post Covid. Tanti gli spunti da analizzare, elementi positivi da sottolineare, ma anche aspetti da migliorare per il futuro. A fare un punto della situazione è il numero uno del futsal regionale, Marco Tosini, che traccia il bilancio definitivo su questa annata e affronta subito l’attualità parlando di una novità importante, una vera e propria svolta storica per tutto il movimento del Calcio a 5 Regionale.

Partiamo dalla notizia del momento. Hai deciso di eliminare tutti gli obblighi degli Under. Una scelta storica. Come mai?
“È stata una decisione sofferta e che mi ha lasciato l’amaro in bocca. Come persona e uomo di sport non potevo rimanere insensibile ad un mercato degli Under. Società che levano i ragazzi dalla strada e che sono mosse dalla passione erano costrette a spendere soldi. Questa sarebbe stata la morte del calcio a 5. Una scelta, quindi, che va verso il recupero del senso di appartenenza per questo sport. Come responsabile devo pensare a tutte le società, molte rischiano di sparire e questo non lo posso permettere, perché devo guardare l’intero giardino e non solo l’orticello di qualcuno. L’intera comunità sarà d’accordo con me per questa decisione storica ma, ripeto, che lascia l’amaro in bocca perché credo nel mondo giovanile. Continuerò a crederci e farò qualcosa di diverso per i giovani. Alcuni pensano sia stata una scelta tardiva ma, come detto, è stata sofferta e presa per due motivi principali. Il primo è la riforma dello sport, che rischia di mettere in difficoltà molte squadre, la seconda è che quando si fa una Coppa Divisione Under 23 si portano i costi dei cartellini a crescere con società sempre più in difficoltà. Quindi questa decisione porta, a mio parere, ad un rilancio dei numeri e di tutto il movimento. Quando in campo si metteranno i senior, anche i giovani saranno spronati a fare meglio. Resto sempre dell’opinione che senza una base non si va da nessuna parte e la base la voglio continuare a far crescere. Guardate il movimento femminile che si evolve a vista d’occhio e nel maschile voglio fare la stessa cosa”. 

Eliminare l'obbligo degli Under è stata una decisione sofferta, ma che va verso il ritorno ad un senso di appartenenza a questo sport

Che stagione è stata quella appena conclusa?
“A livello numerico è andata bene e lo stesso si può dire per la qualità. Questa è stata la prima vera stagione senza interruzioni e sono soddisfatto delle Final Four di C1 e C femminile, così come per la Coppa di C2 e di Serie D, quest’anno organizzata in gironi e che si è tramutata in una bella manifestazione, approvata anche dalle società”.

Insomma tutto bene, ma c’è qualcosa che non ha funzionato?
“Penso che si debba migliorare sulla ricezione dei comunicati. Settimanalmente vengono realizzati con impegno e sacrificio e dover spesso dare indicazioni già fornite in questi documenti è, almeno in parte, spiacevole”.

Qualche polemica, naturalmente, non è mancata...
“Le chiacchiere sono tante e lo sono anche le cose da mettere nel calderone. L’importante è che ognuno faccia il proprio dovere nel rispetto del ruolo. Inoltre è entrata in vigore anche la nuova riforma e vedremo quello che accadrà. Stiamo vivendo un momento storico particolare che inciderà anche sull’attività delle società di Calcio a 5”.

Proprio la riforma è il tema del giorno. Che impatto avrà sulla prossima stagione?
“All’inizio ci saranno delle difficoltà per tutti, ma credo che il buonsenso e la voglia di giocare e fare sport alla fine prevarrà su tutto. Però è inevitabile che bisognerà mettere in conto una prima fase difficile. Ogni grande cambiamento porta delle difficoltà che, una volta superate, permetteranno di proseguire a passo spedito”.

Un momento bellissimo è stato anche il ritorno del Torneo delle Regioni. E’ arrivato anche uno scudetto, ma il solo esserci è stata la vera notizia.
“Il TdR è stata la ciliegina sulla torta della stagione e ritengo particolarmente significativo e importante che il titolo sia arrivato grazie all’Under 15. Una categoria che rappresenta la base: più questa è larga più è solida tutta la struttura. Anche come organizzazione e comportamento abbiamo ricevuto i complimenti di molte altre regioni. Attestati di stima che non possono che far piacere. Se si rispettano i ruoli, le regole e gli avversari le cose non possono che andare bene. Poi sono arrivati anche i risultati che, sono sicuro, arriveranno anche il prossimo anno”.

Attorno alle Rappresentative c’è stato grande fermento. Questo è un aspetto molto positivo?
“Ringrazio le società, le famiglie ed anche i dirigenti che spesso hanno accompagnato i ragazzi ai vari raduni. Attorno alle selezioni e al TdR c’è stato un grande interesse che non può che far bene a tutto il movimento”.

Eppure proprio sul tema delle Rappresentative, come hai espresso in passato, c’è un aspetto che ti crea qualche rammarico.
“Questo è assolutamente vero. Ho il grande cruccio di non riuscire a dotare le Rappresentative di una casa. Quest’anno l’Under 15 e l’Under 17 hanno avuto la fortuna di lavorare al Millevoi, ma per il futuro è necessario intervenire sulla copertura e vedremo se sarà possibile continuare ad utilizzarlo. L’Under 19 e la selezione femminile, invece, hanno dovuto girare per la regione, spesso obbligando i ragazzi a lunghi spostamenti. Purtroppo è una situazione che non dipende da me, né dalla Divisione o dalla Federazione, ma è un problema legato alla politica. A Roma ci sono pochi impianti adatti e, allo stesso tempo, ce ne sono molti altri chiusi e abbandonati. Nonostante i solleciti non si riesce a venirne a capo ed ogni volta che mi capita di passare accanto ad uno di questi impianti mi piange il cuore. Quest’anno le Rappresentative si sono adeguate, anche lavorando all’aperto e n zone lontane, con un grande dispendio economico di genitori e società. è una situazione dalla quale purtroppo non riusciamo a venire fuori, che rappresenta però un problema grave e dal quale dipende il futuro di tutto i movimento del Calcio a 5”.

Per quanto riguarda gli staff dobbiamo aspettarci novità il prossimo anno?
“No non ci saranno grandi cambiamenti. I risultati al Torneo delle Regioni sono stati positivi”.

Grande novità anche la crescita del movimento femminile, come dimostrato dalla trasferta in Abruzzo della selezione Under 19?
“Assolutamente. Il Gran Galà d’Abruzzo è stato un momento di amicizia. Questi sono eventi che devono rappresentare un’occasione di crescita per tutti, grazie anche alla collaborazione tra i Comitati. Quest’anno la nostra regione è stata l’unica ad aver organizzato tutti i tornei femminili, dall’Under 10 fino all’Under 21, grazie anche ad alcuni tornei interregionali”.

Un ultimo pensiero al prossimo anno. Qual è l’augurio per la stagione che è iniziata lo scorso 1 luglio?
“La speranza è quella di vivere un’altra stagione come quella appena conclusa, senza interruzioni, con molti appuntamenti e grandi soddisfazioni. Come sempre mi metto a disposizione delle società e sono disponibile per un confronto utile per la crescita del nostro movimento, anche attraverso delle critiche che, però, devono sempre essere costruttive”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni