Torneo delle Regioni
Paolo Forte: "Un roster competitivo. A viso aperto con tutte le avversarie"
Veneto e Toscana per un triangolare molto difficile e che non lascia spazio al minimo errore. L'Under 19 di Paolo Forte, confermatissimo alla guida della selezione più grande, sarà chiamata a giocare 80 minuti quasi perfetti per strappare il pass ai quarti di finale. L'Under 19 è sempre la categoria che nasconde le maggiori insidie, dal momento che tutti i migliori giocatori di questa età non sono convocabili e per un movimento come quello del Lazio, che ha tantissimi squadre impegnate nei campionati nazionali, vuol dire ridurre all'osso i ragazzi che possono prendere parte al Torneo delle Regioni. Per questo il lavoro di mister Forte e del suo staff è ancora più impegnativo, proprio per andare a scovare i talenti nascosti del nostro movimento: "Abbiamo visionato oltre 140 ragazzi per cercare i più idonei, anche se tutti quelli che hanno preso parte al raduno meriterebbero di partire. In tutti i giocatori ho visto grande voglia di fare, attenzione e volontà di mettersi a disposizione. Sono convinto che abbiamo allestito un roster in grado di competere con tutte le altre selezioni, ma è chiaro che ci sono tanti fattori che possono fare la differenza, come l'emozione. Si sentono spesso sotto e per questo, a volte, sono come frenati, ma è anche normale perché sono alla prima esperienza". Guardando al campo e alle due sfide da vivere, Paolo Forte ha le idee chiare: "Il TdR è diverso ogni anno perché può cambiare molto da una stagione all'altra. Nella scorsa edizione avevo portato alcuni ragazzi sotto età e che quest'anno riavrò con me. Il Veneto è una regione di spessore e di grande blasone, la Toscana ha disputato un grande torneo del 2023. Sono convinto che ce la giocheremo con entrambe, ma sono due formazioni che lavorano da anni e bene nel futsal". Come detto l'Under 19 paga in maniera pesante il regolamento. Un aspetto che il CT Paolo Forte ben conosce e con il quale deve fare sempre i conti: "Forse si potrebbe alzare l'età a 21 anni per cercare di ampliare il bacino di scelta. A 19 se un giocatore è già pronto è sicuramente già impegnato in un campionato nazionale. E' chiaro che alla base c'è comunque l'idea di dare anche ai più grandi l'opportunità di vivere un'esperienza di questo tipo. In ogni caso il lavoro portato avanti con le selezioni è davvero importante. Fazio e Giuliani, con Under 15 e Under 17, stanno seguendo un cammino molto scrupoloso, dando massima attenzione ad ogni particolare. Con loro ci sentiamo spesso e ci confrontiamo e saranno costretti, come me, a vivere tutte le difficoltà di un triangolare". Infine il selezionatore laziale si concentra sulle criticità di un torneo come quello ormai alle porte. "Nella nostra regione è stato eliminato l'obbligo di schierare gli Under nei due tornei di C1 e C2 proprio per andare incontro alle necessità delle società. Questo a seguito della riforma attuata dalla Divisione che ha aumentato il numero di italiani all'interno delle squadre di Serie A, A2 e B. Così facendo moltissimi Under hanno lasciato il regionale per passare al nazionale. Per questo penso che a volte le riforme andrebbero attuate in un quadro più ampio, considerando tutte le componenti coinvolte. Oltre a questo, va detto che i giocatori di società che non hanno una prima squadra ma che giocano nell'Under 19 nazionale possono essere convocati per il Torneo delle Regioni, portando a regioni che schierano, di fatto, una squadra di club completa. A tutto questo va anche aggiunto che nel regionale ci sono pochi giocatori già pronti per prendere parte ad eventi così impegnativi sotto il profilo tecnico, ma anche emotivo".