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Charlie Hebdo, Francia e Islam si incontrano in Campidoglio

In aula Giulio Cesare ospiti l’ambasciatrice di Francia, Catherine Colonna, e il segretario generale del Centro Islamico Culturale d'Italia, Abdellah Redouane

15 Gennaio 2015

L'incontro in aula Giulio Cesare

L'incontro in aula Giulio Cesare

L'incontro in aula Giulio CesareIl Campidoglio ricorda le vittime degli attacchi terroristici della scorsa settimana a Parigi e apre le porte al dialogo ospitando l’ambasciatrice di Francia, Catherine Colonna, e il segretario generale del Centro Islamico Culturale d'Italia, Abdellah Redouane. L’incontro è stato promosso dalla presidente dell'Assemblea capitolina, Valeria Baglio, con la presenza del sindaco Ignazio Marino.  

"Roma è Parigi e Parigi è Roma, - ha aperto l’incontro la presidente Baglio - entrambe minacciate dal terrorismo radicale ed entrambe unite nell'affermare il valore della democrazia e della libertà". “La risposta più importante, ora, è il coinvolgimento di tutti – ha proseguito. - ” Le istituzioni devono essere in prima fila, e qui a Roma, dove è nato il sogno di un continente unito, siamo pronti a fare la nostra parte per un nuovo sogno”. "La Francia ha subito questa dura prova, è stata colpita nel suo cuore, Parigi. Ma il Paese è in piedi e non si piegherà. La reazione di tutti è stata all'altezza di questa tragedia". Così si è espressa Catherine Colonna nel suo intervento e il sindaco Marino ha aggiunto: "Quanto accaduto a Parigi è qualcosa che non riguarda solo questa città e la Francia, ma ognuno di noi, perchè si è voluto colpire la libertà fondamentale dell'essere umano, quella di pensare e esprimersi liberamente". Il presidente del Centro islamico, Redouane, si è unito alla condanna degli atti di terrorismo: "Il fanatismo cieco ha trasformato esseri umani in macchine per uccidere e l'attentato di Parigi dimostra la pericolosità del terrorismo – ha detto - E' quindi necessario agire uniti per contrastare, debellare ed estirpare questo male assoluto". "Nell'islam la parola 'pace' e' uno dei 99 nomi di Dio - ha spiegato Redouane - e il Corano insegna che chi uccide una persona è come se uccidesse l'umanità intera: tale insegnamento non e' stato minimamente preso in considerazione dagli autori della strage compiuta nella sede di Charlie Hebdo". A tutti i presenti è stata consegnata una copia del numero odierno del settimanale satirico Charlie Hebdo. Ospiti negli scranni dell'aula Giulio Cesare, i giovani disegnatori della Scuola romana fumetti,della Scuola internazionale Comics e della Scuola internazionale di design, hanno realizzato per l’occasione delle tavole a fumetti.

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