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Ariccia

Ad Ariccia un week end all'insegna della festa della Madonna di Galloro

I tradizionali festeggiamenti saranno accompagnati dalla storica Fiera di Pentecoste, che vanta origini secentesche

22 Maggio 2015

Il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli

Il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli

Il sindaco di Ariccia Emilio CianfanelliIl prossimo fine settimana, come da secolare tradizione, la città di Ariccia è in festa. I tradizionali festeggiamenti del culto alla Madonna di Galloro saranno accompagnati dalla storica Fiera di Pentecoste, che vanta origini secentesche, organizzata dalla Parrocchia del Santuario della Madonna di Galloro. L’antica Fiera Franca istituita nel 1661 da Papa Alessandro III, che da una ventina di anni è stata ripristinata, si aprirà sabato 23 maggio con la Banda Musicale A.M.A. “Città di Ariccia” e alle 17,00 con l’inaugurazione da parte delle autorità comunali e religiose con l’apertura degli stand lungo la via Appia Nuova (che rimarrà chiusa al traffico da p.zza di Corte fino al Santuario di Galloro). Alle 19,00 sul Sagrato del Santuario è previsto il Concerto della corale “Liberarmonia” diretta dal M° Maurizio Mignè. E alle 21 in piazza Dante Alighieri spettacolo comico con Marco Tana. Domenica mattina stand per i visitatori e alle 17,00 spettacolo itinerante “Stornellatori Romani” e alle 19,00 sul piazzale del Santuario intrattenimento musicale con “Due gocce di musica”. Il programma religioso prevede alle 18,00 la Messa sarà animata dalla Corale “Santa Maria di Galloro” diretta dalla prof.ssa Lojodice Di Nunno e alle 19,00 la recita del Rosario e la Fiaccolata Mariana al logo del “La Memoria”. Alle 21,00, poi, si balla in piazza Dante Alighieri con “Zalò, liscio & soda” e alle 23 la chiusura dei festeggiamenti in onore della Madonna di Galloro i fuochi d’artificio. Nelle due giornate di festeggiamenti verrà ospitato dal Santuario la campagna della FOCSIV in favore degli interventi umanitari in Africa e Sud America portati avanti dalla Comunità Missionaria di Villaregia, dal titolo “Abbiamo riso per una cosa seria. La fame si vince in famiglia”.

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