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3a edizione
05 Giugno 2015
Qualità della vita, si fa presto a dire. Possederla e viverla non è semplice, cominciamo intanto a capire di cosa è fatta. Dal 5 giugno al 19 luglio si possono esplorare i diversi fronti del buon vivere a Villa Mercede (via Tiburtina 113, zona San Lorenzo), con la terza edizione di Habicura, la rassegna del benessere organizzata dal centro Il Fiume con associazioni di cittadini, commercianti e artigiani del quartiere.
Cibo, ambiente, relax, armonia mente-corpo (grazie alla cultura, alla musica, alla lettura, alle arti visive, al teatro e al cinema), materie prime naturali, prodotti artigianali: tutti ingredienti alla base di quel cocktail che chiamiamo appunto benessere. Munirsi dell’intero ventaglio è privilegio per pochi, cominciare a correggere cattive abitudini in favore di quelle buone – questo l’intento dichiarato del village a Villa Mercede – è invece alla portata di tutti.
Ecco dunque i prodotti enogastronomici, tutti rigorosamente bio e a chilometri zero. Ce n’è per ogni gusto e ogni orientamento: dal vegano e dal vegetariano allo street food di qualità, dalle carni genuine ai dolci, dalle pietanze regionali alle rivisitazioni di piatti di culture lontane, dai frullati alle centrifughe, dai vini biologici e biodinamici al caffè equo-solidale. E le birre artigianali del Lazio con i mastri birrai che spiegano, dimostrano e accompagnano le degustazioni. E, nel rispetto del principio di eco-sostenibilità, niente stoviglie e bicchieri di plastica ma solo materiali biodegradabili.
Ed ecco la vasta oasi del benessere, una mecca dove trovi tutto ma proprio tutto: taiji, shiatsu, yoga, massaggi d’ogni sorta dall’ayurvedico al kobido, al kansu e al cranio-sacrale. Cultrici e cultori della materia non mancano a Roma: qui trovano l’albero completo dei saperi salutistici d’oriente, ramo per ramo.
E poi oltre 90 eventi tra musica, cinema, teatro, presentazioni di libri, dibattiti e workshop; ospiti d’eccezione come Diego Bianchi (Zoro), Sabina Guzzanti, Don Pasta, Marcela Szurkalo, Lucia Cuffaro, Sei Ottavi (tributo a Rino Gaetano), Funkallisto; 120 artigiani laziali di punta (design, accessori moda, cuoio, vetro, ceramica, reimpiego artistico di materiali riciclati e oggetti di cultura materiale d’epoca); una sezione dedicata al made in Rome per il rilancio della millenaria tradizione artigianale capitolina.
E ancora lo stand del car sharing “a flusso libero” (dove ci si può registrare a prezzo speciale) e la corposa area bambini, vero e proprio centro estivo con laboratori pomeridiani, concepita per formare futuri cittadini rispettosi dell’ambiente, di se stessi e del prossimo.
Nome evocativo, Habicura. Non significa, banalmente, “abbi cura”, ma è nato – spiegano gli organizzatori – coniugando due parole: l’arabo habibi (“amore”) e il latino cura. Nel segno della fusione paritaria fra diverse tradizioni, dunque, Habicura trasforma Villa Mercede in una cittadella del viver bene che fa perno su tre cardini: benessere, ambiente e cultura.
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