Velletri: domenica prossima è di scena l' "Orgoglio velletrano"
Nato da un’idea di Maria Paola De Marchis, presidente dell'Associazione Culturale Calliope, l'appuntamento si avvarrà di una serie di interpreti d'eccezione, con lo scopo di celebrare ed esaltare l'identità veliterna
11 Dicembre 2015
Si terrà domenica 13 dicembre a partire dalle ore 18.00 presso il Teatro Aurora di Velletri la manifestazione "Orgoglio Velletrano". Nato da un'idea della presidente dell'Associazione Culturale Calliope, Maria Paola De Marchis, l'appuntamento è a ingresso libero e nasce con lo scopo di esaltare e celebrare l'identità veliterna. Sostenuta da Colombo Cafarotti, Filippo Ferrara, Giorgio Manganello, Mario Lozzi, Patrizia Audino, Tonino Cicinelli e realizzato da Roberto Pennacchini, la manifestazione si avvarrà dell'interpretazione di Angelo Cavaterra, Antonella Fede, Federico Vitale, Lorenzo Vitale, Marco Tredici, Massimo Martoccia, Paolo Acchioni, Roberto Pennacchini, Sara Leoni, Tiziana Di Lazzaro, nonchè della preziosa collaborazione di Cristian Marsella, Giulio Montagna, Roberto Zaccagnini, Sandro Natalizi e Velester Folk. Particolarmente poetica la nota con cui la presidente di Calliope, De Marchis, accompagna l'evento "Il filo della vita scorre implacabile per tutti ed assume colori diversi. Essi rappresentano gli stati d’animo che ognuno nutre nel suo pensiero, nei battiti del cuore, nei ritmi più o meno accelerati del respiro. Ciascuno ha il suo filo e, con quelli degli altri intreccia tessuti, matasse, nodi, spesso inestricabili, qualche volta belli e colorati di fantasia. Questo lavoro ha afferrato la treccia di fili che scorre a Velletri. Treccia che sa di terra, di vino, di danze e canti, di baruffe e di poesia. Un racconto di sofferenze, spesso sopportare con pazienza, spesso origine di liti e ribellioni, a volte cemento di amore profondo. Su tutto questo intrecciarsi di eventi, per la maggior parte angosciosi, campeggia la fantasia creatrice dei personaggi.. Che è espressa nella lingua del paese. Lingua e non dialetto, scaturita da eventi antichi e da un ininterrotto scorrere di culture secolari. Lingua che sarà presentata soprattutto in forma poetica: dolce, allegra, ironica. Lingua che sottolineerà la violenza delle liti che i poveri portano al parossismo per una esigua striscia di terra. Lingua ancora che saprà descrivere la tenerezza generosa dell’amore materno e la ruvida voglia del padre, che vorrebbe vedere i figli crescere con un benessere che sembra solo ingannevole. Si tratta di situazioni varie dove con la danza della tradizione, come il saltarello, sembra come se si cercasse di scuotere via la fatica giornaliera, la terra che si è attaccata alle vesti e alla pelle, l’angoscia del domani intriso di povertà e di fame. Uno squarcio di vita del passato, dove il simbolo dominante è una capanna. Ci piove, ci si sta stretti, ma lì dentro c’è vita, passione, amore. E poi la speranza. Una casa vera. Di pietra, calce, tegole. Una speranza che a noi, abituati agli appartamenti, non svela più il senso del saper apprezzare quello che si vive. Una casa che nasce anche dalla violenta energia dell’abitante di Velletri che è capace di dire perfino al Creatore: 'Che me sì sputato?' "
Commentascrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale
Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter
PENNA A SFERA EDIZIONI - SOCIETÀ COOPERATIVA
Via Appia Pignatelli, 235, 00178 Roma
tel. 06 89277529
fax. 06 64011904
C.F. e P.IVA: 12861621006
Numero REA: 1405885
Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n° 12861621006
gazzettaregionale.it è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma n.126 del 16/05/2014
la testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90)