Roma Capitale

Roma: Mattarella ha festeggiato i 15 anni del Servizio Civile

Il presidente della Repubblica per l'occasione ha ricevuto numerosi volontari Quirinale, in rappresentanza dei cinquantamila che, al presente, prestano servizio su tutto il territorio nazionale


Quindici anni di vita del Servizio civile nazionale non potevano passare inosservati: così, il Presidente della Repubblica Italiana, On. Sergio Mattarella ha colto l'occasione per festeggiare la ricorrenza, giovedi scorso, con un incontro presso il Palazzo del Quirinale a cui hanno partecipato numerosi giovani volontari, in rappresentanza di circa cinquantamila colleghi sparsi su tutto il territorio nazionale. Il Servizio civile nazionale nacque grazie alla Legge 6 marzo 2001 n.64, proprio quando Mattarella ricopriva la carica di Ministro della Difesa; all'epoca furono 181 i primi volontari. Oggi, dopo cinque lustri di cammino, le unità che complessivamente hanno prestato servizio tra queste fila sono ben 350 mila. Molti altri vorrebbero aggiungersi ma purtroppo anche il Servizio civile nazionale deve fare i conti con l'endemica mancanza di fondi. Il Servizio resta tuttavia, di anno in anno, indicatore di come la popolazione giovane del Paese sia sempre più attratta dal desiderio di un'attività non violenta e non armata, realmente necessaria e solidale alle necessità della Patria, come ha sottolineato lo stesso Capo dello Stato "Vi ringrazio per quel che fate. Il Servizio civile è sempre più utile allo sviluppo solidale della nostra società, alla formazione dei giovani, al rafforzamento di quella cittadinanza attiva che di ogni democrazia è il presupposto essenziale. Il Servizio affonda le radici nei valori della pace e della solidarietà; è sinonimo di inclusione, di apertura, di tensione morale, di frontiera mobile, in una società che pone domande sempre nuove a cui è doveroso cercare di rispondere. Il nostro Paese - ha proseguito Mattarella - la nostra sicurezza sociale, le nostre priorità costituzionali si possono servire in molti modi e di certo grande importanza rivestono gli impegni in favore delle persone più deboli, la salvaguardia del patrimonio artistico, la tutela dell’ambiente, la protezione civile, la cooperazione all’estero. Salvaguardare il tessuto connettivo di una comunità e avere cura dei beni comuni sono condizioni indispensabili, affinché il corpo sociale possa costantemente rigenerarsi e avere un futuro positivo. Il futuro del Paese e dell’Europa - ha concluso il Capo dello Stato - è costituito dai giovani ed è necessario correggere l’inerzia che rischia di accorciare pericolosamente i nostri orizzonti e ridurre tutto al tempo presente e agli interessi particolari: oggi il Servizio civile può essere sempre di più un luogo concreto di protagonismo dei giovani; luogo concreto dove matura la loro piena cittadinanza, e dove possono crescere le loro opportunità".

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