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Roma Capitale: Palazzo Poli ospita " Franco Fanelli - l'Opera incisa"

Da oggi e fino al 3 luglio, nella Capitale, sarà possibile ammirare una serie di incisioni realizzate dall'Artista italiano contemporaneo e legate a periodi e filoni narrativi specifici

27 Maggio 2016

Roma Capitale: Palazzo Poli ospita " Franco Fanelli - l'Opera incisa"

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E' una mostra molto interessante quella che oggi, 27 maggio, va ad aprirsi a Palazzo Poli, a Roma. Si tratta de "L'Opera incisa" un percorso di grande suggestione che verrà ospitato nel celebre edificio storico capitolino fino al prossimo 3 luglio e che già ha catalizzato l'attenzione della stampa, a cui è stato presentato in anteprima assoluta nel pomeriggio di ieri. L'itinerario della mostra si snoda attraverso incisioni che vanno dalla metà degli anni Ottanta ad oggi, tutte realizzate da uno dei più celebri incisori italiani della contemporaneità, Franco Fanelli. Classe 1959, il Fanelli articola l'esposizione in cinque sezioni ma senza dare ad essa una sequenza meramente cronologica, quanto piuttosto si riferisce alle sue opere tenendo conto di periodi e filoni narrativi specifici: dunque, le "Geografie" sono un atlante di luoghi immaginari, oppure si riferiscono ad atmosfere legate alla poesia elisabettiana e barocca; "Sibyllae" è il nome che contrassegna sei incisioni di grande formato e che raccontano una prima maturità dell'autore; la sezione "Nigredo" invece racconta di ritratti di pugili, lottatori e rapper afroamericani, incisi a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila; a queste ultime si accostano anche delle piccole incisioni aventi per tema creature marine, nell'ambito della cosidetta "Archeozoologia"; infine il "Voyage Pittoresque" dell'autore identifica una natura pietrificata ispirata sia dal Gordon Pym di Edgar Allan Poe sia dalla poesia di John Donne.La grande protagonista di questa mostra è l'opera incisoria di Fanelli, vero filo conduttore generale, dove l'Autore presenta il ricorso alle tecniche tradizionali dell'incisione, contrassegnate spesso una insistente opera di "scavo" e continue rielaborazioni. Sicuramente si tratta di un percorso personale e prezioso, che vale fortemente la pena di visionare e scoprire in tutta la sua eloquente bellezza.

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