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Roma Capitale

Roma Capitale: l'Arma dei Carabinieri espone le opere d'Arte trafugate e recuperate

Il percorso, aperto fino al prossimo 3 luglio, è stato inaugurato mercoledi scorso dal Comandante Generale della Benemerita, Tullio Del Sette

10 Giugno 2016

Il Capitello-acquasantiera di Montefiascone

Il Capitello-acquasantiera di Montefiascone

Il Capitello-acquasantiera di Montefiascone


Si è svolta nella mattinata di mercoledi scorso, presso il Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri in Piazza Risorgimento a Roma, la mostra di opere pittoriche ed archeologiche recentemente recuperate dal Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturare, su tutto il territorio nazionale ed estero. E' stato il Comandante Generale della Benemerita, Tullio Del Sette il tagliare il nastro del singolare percorso espositivo, che resterà aperto fino al prossimo 3 luglio, ad ingresso completamente gratuito. Numerose ed inedite sono i manufatti che sarà possibile ammirare nel corso di questi giorni, ciascuno dei quali ha avuto una storia ed una "vita recente" alquanto avventurosa: il Cratere a campana lucano, a figure rosse, ne è un esempio. Scavato clandestinamente in Italia meridionale, veniva rintracciato sull'archivio di un importante dealer svizzero, grazie anche ad una ottima collaborazione con l'Homeland Security Investigations di New York. Proseguendo nell'enumerazione dei reperti più importanti, va segnalato anche un'opera che proviene dalla nostra regione, come il capitello romanico trasformato in acquasantiera, che fino al 2006 era collocato presso la basilica di San Flaviano di Montefiascone e che per lunghi secoli aveva custodito le ceneri del santo. Anche l'Anfora chiota è un pezzo tutto nostro, poichè venuto alla luce da una serie di scavi clandestini, perpetrati in Etruria Meridionale, Sicilia, Puglia, Campania e Calabria. Passando alle opere più recenti, ma sempre con un occhio di riguardo alla nostra regione, la mostra espone inoltre gli affreschi del “Cristo Benedicente” e “Agnello", opere pregevolissime, che erano state asportate nel lontano 1978 dalla chiesa ruprestre di Guidonia Montecelio e che sono stati rintracciati anch'essi in territorio elvetico. Ultime, ma non per importanza, una deliziosa “Madonna in adorazione e Bambino dormiente”, singolare dipinto attribuito a Guido Reni e la famigerata Lettera di Colombo, ossia lo straordinario documento “Epistola…. de Insulis Indie…. nuper inventis…” relativa all’annuncio della scoperta del Nuovo Mondo ai Reali di Spagna, stampata a Roma da Stephan Plannck nel 1493 e restituita all'Italia dalle autorita statunitensi.

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