Cerca

la ricetta

Roma a Novembre riscopre l'antico dolce "ossi de morto"

La tradizione romana di mangiare fave per commemorare defunti ha le sue radici nell'antica Roma. La tradizione di tale commemorazione è ben radicata e nel corso del tempo è stata tramandata con questi dolci alle mandorle

02 Novembre 2016

Fave dei morti

Fave dei morti

Fave dei morti

La tradizione del mangiare le fave per commemorare i defunti affonda le sue radici nella storia dell’antica Roma. Nel Settecento e nell’Ottocento la più importante commemorazione dei defunti, che colpiva particolarmente il popolo per la solennità dell’ambientazione, si svolgeva nella Chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte in via Giulia. Al termine della cerimonia la statua della Madonna del Rosario veniva portata in processione fino al cimitero di Santo Spirito. La tradizione della commemorazione dei defunti è ben radicata nella cultura romana e le fave vere e proprie, consumate nel periodo primaverile, sono state nel tempo sostituite dalle fave dolci o fave dei morti, conosciute anche come i biscotti di Ognissanti, chiamate così per la loro forma e preparate con una farina di mandorle dolci che si ottiene pestando nel mortaio, con infinita pazienza, delle mandorle secche e dello zucchero. Alle fave dolci si aggiungono i cosidetti “ossi de morto” che non sono altro che una imitazione dolcissima delle originali ossa. Entrambi i biscotti vengono solitamente serviti all’inizio del mese di novembre in concomitanza con le festività legate al mese dei Morti e la loro ricetta rispecchia tutt’oggi la tradizione.

La ricetta Ingredienti 

200 grammi di mandorle non spellate

200 grammi di zucchero

100 grammi di farina bianca

La scorza di un limone e mezzo cucchiaio di cannella in polevere


Preparazione Preparate la farina di mandorle che potrete ottenere pestando i 200 grammi di mandorle ( non spellate) con altrettanto zucchero. E’ necessario pestare insieme le mandorle e lo zucchero affinché l’olio che esce dalle mandorle non vada sprecato ma venga invece assorbito dallo zucchero. Ottenuta la farina passatela al setaccio, mescolatela con 100 grammi di farina bianca, 1 uovo intero, la scorza di mezzo limone grattugiata e mezzo cucchiaino di cannella in polvere. Lavorate bene l’impasto e dividetelo in tanti pezzettini cui darete la caratteristica forma ovale e poi schiacciata. Allineateli in una teglia imburrata e fateli cuocere in forno caldo per circa 30 minuti. Attenzione: uscite dal forno le fave sono molli. Solo con il freddarsi diventeranno croccanti.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni